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Legno ''magnetico'' per neutralizzare i telefoni cellulari
L'utilizzo di un legno ''magnetico'', in grado di neutralizzare il campo necessario alla comunicazione con i telefoni cellulari, potrebbe essere la soluzione ideale per ridurne il disturbo nei cinema e nei teatri.
Presso la Iwate University di Morioka in Giappone, infatti, è stato sviluppato un nuovo materiale in grado di isolare dalle onde elettromagnetiche tutte le stanze che ne siano ricoperte.
La notizia comparsa recentemente sul mensile ''Le Scienze'' specifica che questo legno speciale sfrutta la capacità di assorbire le onde radio propria della ferrite. Il legno ''magnetico'' è, infatti, costituito da ferrite inserita tra due pannelli di legno.
Non solo in Giappone, però, sono stati effettuati studi volti alla realizzazione di nuovi materiali in grado di schermare i campi elettromagnetici .
In Italia, ad esempio, sono disponibili prodotti ad azione protettiva da utilizzare in edilizia.
Il CNR ha, inoltre, effettuato test sui tessili tecnici, per valutarne la capacità di schermatura a difesa dei sistemi biologici.
I tessili tecnici, utilizzati per realizzare tute, capi di abbigliamento e tende (cfr. l'intervista al dott. Grimaldi biofisico dell'istituto di medicina sperimentale del CNR di Roma, pubblicata sul numero 189 di PuntoSicuro) sono, infatti, ottenuti miscelando sostanze in grado di bloccare l'azione del campo elettromagnetico in modo tale da diventare dei filtri.
Presso la Iwate University di Morioka in Giappone, infatti, è stato sviluppato un nuovo materiale in grado di isolare dalle onde elettromagnetiche tutte le stanze che ne siano ricoperte.
La notizia comparsa recentemente sul mensile ''Le Scienze'' specifica che questo legno speciale sfrutta la capacità di assorbire le onde radio propria della ferrite. Il legno ''magnetico'' è, infatti, costituito da ferrite inserita tra due pannelli di legno.
Non solo in Giappone, però, sono stati effettuati studi volti alla realizzazione di nuovi materiali in grado di schermare i campi elettromagnetici .
In Italia, ad esempio, sono disponibili prodotti ad azione protettiva da utilizzare in edilizia.
Il CNR ha, inoltre, effettuato test sui tessili tecnici, per valutarne la capacità di schermatura a difesa dei sistemi biologici.
I tessili tecnici, utilizzati per realizzare tute, capi di abbigliamento e tende (cfr. l'intervista al dott. Grimaldi biofisico dell'istituto di medicina sperimentale del CNR di Roma, pubblicata sul numero 189 di PuntoSicuro) sono, infatti, ottenuti miscelando sostanze in grado di bloccare l'azione del campo elettromagnetico in modo tale da diventare dei filtri.
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