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La ricerca scientifica necessaria per proteggere la salute, l’ambiente e la competitività

Il rapporto introduce nuovi temi per riflettere le crescenti responsabilità dell’ECHA. Affronta anche argomenti emergenti relativi ai rifiuti e al riciclo, con l’obiettivo di sostenere la circolarità e rafforzare la competitività industriale dell’Europa.
Ad esempio, è necessaria una ricerca più specifica su:
- le emissioni chimiche e l’esposizione nella fase di rifiuto dei materiali, per stimare con maggiore precisione le emissioni ed evitare misure normative eccessivamente conservative;
- le risorse riciclate non derivanti da combustibili fossili, per comprenderne meglio i rischi e sostenere le politiche UE finalizzate alla riduzione dell’inquinamento e alla crescita sostenibile;
- la valutazione degli impatti ambientali, per misurare l’efficacia e la proporzionalità della regolamentazione sulle sostanze chimiche, ad esempio nell’ambito del regolamento REACH e di quello sulle batterie.
La direttrice esecutiva dell’ECHA, Dr. Sharon McGuinness, ha dichiarato:
“Dalla pubblicazione del primo rapporto nel 2023, è stata avviata una ricerca scientifica rilevante per la regolamentazione. Per esempio, sono stati avviati studi per sviluppare metodi analitici per rilevare e misurare i PFAS destinati alle autorità di controllo e per produrre dati di monitoraggio su un particolare ftalato considerato preoccupante.”
“Il nostro rapporto aggiornato riflette il Patto per un’industria pulita e la Bussola per la competitività della Commissione europea, invitando a una ricerca più specifica a sostegno dell’economia circolare e dell’innovazione in Europa.”
Altri bisogni di ricerca evidenziati nel rapporto includono lo sviluppo di metodi migliori per monitorare le sostanze chimiche negli ambienti acquatici – come fiumi, laghi e oceani – e studiare in che modo le sostanze chimiche possano contaminare l’acqua potabile attraverso i materiali con cui entra in contatto.
Contesto
Il rapporto sulle Principali Sfide Regolatorie fa parte di un’agenda in evoluzione di ricerca e sviluppo pensata per supportare e ispirare la comunità scientifica. L’elenco dei bisogni di ricerca non è esaustivo, ma riflette le attuali priorità dell’ECHA, comprese le nuove mansioni assegnate all’Agenzia. È stato inizialmente sviluppato per supportare i lavori nell’ambito del Partenariato per la valutazione del rischio chimico(PARC).
PARC è un programma di ricerca e innovazione a livello UE della durata di sette anni, finanziato da Horizon Europe, con l’obiettivo di far progredire la ricerca, condividere conoscenze e migliorare le competenze nella valutazione del rischio chimico.
Il ruolo dell’ECHA all’interno del PARC è garantire che le ricerche finanziate rispondano alle sfide regolatorie attuali nella valutazione del rischio chimico e apportino valore aggiunto ai processi normativi dell’UE.
ECHA - Key Areas of Regulatory Challenge (Il rapporto sulle sfide normative)(PDF)
Fonte: ECHA
Questo articolo è ripreso dal sito ECHA. La traduzione in italiano è effettuata con l’assistenza di google traslator. Per un uso professionale e/o di studio si raccomanda di fare riferimento all’articolo all’origine.

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