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L’Europa chiede all’Italia un maggior impegno per la riduzione dei gas serra. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha posto precise richieste di modifica per la definitiva approvazione del piano nazionale dell’Italia per l’assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (CO2) relative al periodo 2008-2012 del sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di CO2 che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS) e specificano il numero di quote di emissione di CO2 spettanti a ciascun impianto. Il sistema di scambio delle quote di emissione garantisce una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale.
La Commissione ha accolto il piano nazionale dell’Italia a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto.
All’Italia è stato chiesto di ridurre il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate (il 6,3% in meno di quanto proposto dall’Italia).
Tra gli altri cambiamenti richiesti al piano presentato, l'Europa chiede all'Italia di fornire maggiori informazioni sul trattamento che riserverà ai nuovi soggetti che entreranno nel sistema di scambio delle quote di emissione e di inserire nel piano gli impianti di combustione (ad esempio gli impianti di cracking), come fatto da tutti gli altri Stati membri.
L’approvazione della Commissione dovrà considerarsi automatica una volta che l’Italia abbia apportato gli opportuni cambiamenti.
L’Italia deve tagliare le emissioni
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L’Europa chiede all’Italia un maggior impegno per la riduzione dei gas serra. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha posto precise richieste di modifica per la definitiva approvazione del piano nazionale dell’Italia per l’assegnazione delle quote di emissione di biossido di carbonio (CO2) relative al periodo 2008-2012 del sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
I piani nazionali di assegnazione fissano per ciascuno Stato membro il limite dei quantitativi totali di CO2 che possono essere emessi dagli impianti che rientrano nel sistema UE di scambio delle quote di emissione (EU ETS) e specificano il numero di quote di emissione di CO2 spettanti a ciascun impianto. Il sistema di scambio delle quote di emissione garantisce una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dai settori energetico e industriale.
La Commissione ha accolto il piano nazionale dell’Italia a condizione che vi siano apportati cambiamenti, tra i quali la riduzione del quantitativo totale di quote di emissione proposto.
All’Italia è stato chiesto di ridurre il limite proposto di 13,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente anno, portandolo così a 195,8 milioni di tonnellate (il 6,3% in meno di quanto proposto dall’Italia).
Tra gli altri cambiamenti richiesti al piano presentato, l'Europa chiede all'Italia di fornire maggiori informazioni sul trattamento che riserverà ai nuovi soggetti che entreranno nel sistema di scambio delle quote di emissione e di inserire nel piano gli impianti di combustione (ad esempio gli impianti di cracking), come fatto da tutti gli altri Stati membri.
L’approvazione della Commissione dovrà considerarsi automatica una volta che l’Italia abbia apportato gli opportuni cambiamenti.
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