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Inquinamento elettromagnetico entro i limiti?
Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, nel corso di una conferenza stampa ha illustrato il primo bilancio della sperimentazione del monitoraggio dei campi elettromagnetici, partita in gran parte del Paese.
I dati illustrati si riferiscono alle rilevazioni delle 128 centraline di controllo dell'inquinamento elettromagnetico ad oggi installate. I campionamenti sono stati effettuati su precise indicazioni sia dei Comuni, sia dei singoli cittadini.
Il progetto di monitoraggio, elaborato in collaborazione con la Fondazione "Ugo Bordoni", prevede entro il 2003 la realizzazione di una rete di 1.200 centraline e punta ad uniformare il limite dei 6 volt/metro anche per quelle zone dove oggi e' previsto il livello massimo di 20 volt/metro.
La rete di monitoraggio dovrebbe essere finanziata con 38 milioni di euro, parte dei proventi della gara per l'umts.
Secondo il ministero, i dati delle centraline di controllo dell'inquinamento elettromagnetico sono ''rassicuranti rispetto ai livelli registrati''; si tratta di valori che sono tutti al di sotto del limite di 6 volt/metro previsto dalla legge italiana.
Gasparri ha rilevato che nelle due regioni dove si e' conclusa la sperimentazione, Emilia Romagna e Toscana, i valori massimi rilevati sono stati rispettivamente di 0,6 volt/metro in area urbana e di 1,9 volt/metro. A Roma si e' registrato un valore massimo di 4,9 volt/metro (nella zona di Monte Mario), mentre il piu' alto tasso di irradiazione si e' avuto in provincia di Bolzano con 5,3 volt/metro.
All'appello della sperimentazione realizzata con le agenzie regionali per l'Ambiente (Arpa) mancano solo la Campania (che tuttavia ha scelto di avviare una gara autonoma), la Sardegna (perchènon ha costituito l'Arpa), mentre sono in corso contatti con il Molise e si e' in via di sperimentazione in Val d'Aosta, Abruzzo e Basilicata.
Il ministro ha sottolineato che i limiti imposti dalla normativa italiana sono tra i piu' restrittivi al mondo. Nei principali Paesi europei i livelli massimi di attenzione per l' esposizione alle radiazioni elettromagnetiche sono infatti i seguenti (fonte Fondazione Bordoni): - ITALIA: 6 volt/metro (interno di edifici abitati), 20 volt/metro per gli altri casi) per bande 400, 900, 1800 Mhz. - FRANCIA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz. - GRAN BRETAGNA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz.- GERMANIA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz.
Commentando i primi risultati del monitoraggio, il ministro ha rilevato: ''i valori registrati sono dalle 4 alle 20 volte inferiori alla normativa, il che vuol dire da 20 a 100 volte piu' bassi dei limiti degli altri paesi europei''.
I dati illustrati si riferiscono alle rilevazioni delle 128 centraline di controllo dell'inquinamento elettromagnetico ad oggi installate. I campionamenti sono stati effettuati su precise indicazioni sia dei Comuni, sia dei singoli cittadini.
Il progetto di monitoraggio, elaborato in collaborazione con la Fondazione "Ugo Bordoni", prevede entro il 2003 la realizzazione di una rete di 1.200 centraline e punta ad uniformare il limite dei 6 volt/metro anche per quelle zone dove oggi e' previsto il livello massimo di 20 volt/metro.
La rete di monitoraggio dovrebbe essere finanziata con 38 milioni di euro, parte dei proventi della gara per l'umts.
Secondo il ministero, i dati delle centraline di controllo dell'inquinamento elettromagnetico sono ''rassicuranti rispetto ai livelli registrati''; si tratta di valori che sono tutti al di sotto del limite di 6 volt/metro previsto dalla legge italiana.
Gasparri ha rilevato che nelle due regioni dove si e' conclusa la sperimentazione, Emilia Romagna e Toscana, i valori massimi rilevati sono stati rispettivamente di 0,6 volt/metro in area urbana e di 1,9 volt/metro. A Roma si e' registrato un valore massimo di 4,9 volt/metro (nella zona di Monte Mario), mentre il piu' alto tasso di irradiazione si e' avuto in provincia di Bolzano con 5,3 volt/metro.
All'appello della sperimentazione realizzata con le agenzie regionali per l'Ambiente (Arpa) mancano solo la Campania (che tuttavia ha scelto di avviare una gara autonoma), la Sardegna (perchènon ha costituito l'Arpa), mentre sono in corso contatti con il Molise e si e' in via di sperimentazione in Val d'Aosta, Abruzzo e Basilicata.
Il ministro ha sottolineato che i limiti imposti dalla normativa italiana sono tra i piu' restrittivi al mondo. Nei principali Paesi europei i livelli massimi di attenzione per l' esposizione alle radiazioni elettromagnetiche sono infatti i seguenti (fonte Fondazione Bordoni): - ITALIA: 6 volt/metro (interno di edifici abitati), 20 volt/metro per gli altri casi) per bande 400, 900, 1800 Mhz. - FRANCIA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz. - GRAN BRETAGNA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz.- GERMANIA: 27 volt/metro per 400 Mhz, 41 volt/metro per 900 Mhz, 58 volt/metro per 1800 Mhz.
Commentando i primi risultati del monitoraggio, il ministro ha rilevato: ''i valori registrati sono dalle 4 alle 20 volte inferiori alla normativa, il che vuol dire da 20 a 100 volte piu' bassi dei limiti degli altri paesi europei''.
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