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Impianti industriali e controlli ambientali
Si è svolto nei giorni scorsi a Bologna il convegno "L´evoluzione dei controlli ambientali in Italia e in Europa", al quale hanno preso parte esperti nazionali ed internazionali nel campo dei controlli ambientali. Il convegno si è proposto come momento d’analisi del nuovo quadro normativo comunitario a proposito delle ispezioni ambientali (Raccomandazione 2001/331/CE). [Si veda PuntoSicuro del 16.1.2004]
I controlli ambientali riguardano gli “impianti autorizzati”, cioè tutti gli impianti industriali, le imprese e le strutture le cui emissione in atmosfera, gli scarichi nelle acque, le attività di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti sono soggetti ad autorizzazione, permesso o licenza.
Nei controlli sono impegnati diversi soggetti: i tecnici Arpa, gli ispettori del Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente, della Guardia di Finanza, del Corpo forestale dello Stato, dell’Agenzia delle Dogane, dei Vigili del fuoco, delle Guardie provinciali e delle Guardie ecologiche volontarie.
Gli esperti hanno convenuto che i controlli ambientali agli impianti industriali dovranno d’ora in poi essere la conseguenza di Piani d’ispezione, concordati tra le parti interessate, realizzati in coordinamento tra le diverse autorità ispettive e, soprattutto, integrate, cioè riguardare le diverse componenti nella loro complessità (emissioni, scarichi e rifiuti degli impianti industriali).
I risultati di questi controlli dovranno essere registrati e conservati ed essere facilmente accessibili da parte dei gestori dell’impianto, delle amministrazioni interessate e dei cittadini, che avranno anche la possibilità di conoscere preventivamente i Piani riguardanti le ispezioni ambientali.
Nel corso del Convegno sono stati inoltre illustrati i dati riguardanti le ispezioni ambientali in Emilia Romagna.
Ogni anno sul territori regionale sono effettuate da parte dell’Arpa oltre 9mila ispezioni e sopralluoghi sulle emissioni, gli scarichi e i rifiuti degli impianti industriali.
Dei 9.333 controlli effettuati nel 2002 (pari al 25% delle autorizzazioni “controllabili”) circa il 15% ha riscontrato irregolarità: sono state così proposte 725 sanzioni amministrative e in 431 casi – quelli per i quali l’infrazione prevede un procedimento penale - è stata segnalata l’infrazione all’Autorità giudiziaria.
I controlli ambientali riguardano gli “impianti autorizzati”, cioè tutti gli impianti industriali, le imprese e le strutture le cui emissione in atmosfera, gli scarichi nelle acque, le attività di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti sono soggetti ad autorizzazione, permesso o licenza.
Nei controlli sono impegnati diversi soggetti: i tecnici Arpa, gli ispettori del Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente, della Guardia di Finanza, del Corpo forestale dello Stato, dell’Agenzia delle Dogane, dei Vigili del fuoco, delle Guardie provinciali e delle Guardie ecologiche volontarie.
Gli esperti hanno convenuto che i controlli ambientali agli impianti industriali dovranno d’ora in poi essere la conseguenza di Piani d’ispezione, concordati tra le parti interessate, realizzati in coordinamento tra le diverse autorità ispettive e, soprattutto, integrate, cioè riguardare le diverse componenti nella loro complessità (emissioni, scarichi e rifiuti degli impianti industriali).
I risultati di questi controlli dovranno essere registrati e conservati ed essere facilmente accessibili da parte dei gestori dell’impianto, delle amministrazioni interessate e dei cittadini, che avranno anche la possibilità di conoscere preventivamente i Piani riguardanti le ispezioni ambientali.
Nel corso del Convegno sono stati inoltre illustrati i dati riguardanti le ispezioni ambientali in Emilia Romagna.
Ogni anno sul territori regionale sono effettuate da parte dell’Arpa oltre 9mila ispezioni e sopralluoghi sulle emissioni, gli scarichi e i rifiuti degli impianti industriali.
Dei 9.333 controlli effettuati nel 2002 (pari al 25% delle autorizzazioni “controllabili”) circa il 15% ha riscontrato irregolarità: sono state così proposte 725 sanzioni amministrative e in 431 casi – quelli per i quali l’infrazione prevede un procedimento penale - è stata segnalata l’infrazione all’Autorità giudiziaria.
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