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Gela: petrolchimico sotto sequestro per inquinamento ambientale
E' stato notificato nei giorni scorsi ai dirigenti del petrolchimico Agip di Gela il provvedimento di sequestro dell'impianto.
La magistratura, alla luce delle rilevazioni e delle analisi compiute da tre consulenti nell'area vicina al petrolchimico, ha ritenuto opportuno bloccare tre quarti dell'impianto, considerato l'alto grado di inquinamento riscontrato.
Secondo il procuratore di Gela, Angelo Ventura, il provvedimento si e' reso necessario in quanto i dirigenti non hanno adempiuto le prescrizioni dell'assessorato regionale al territorio e all'ambiente sui limiti imposti dalla legge; la gravita' della situazione non ha consentito di aspettare l'esito del ricorso al TAR presentato dai dirigenti dell'AGIP.
Il blocco sara' attuato quando si esaurira' una parte di combustibile che scorre in alcune tubature, che potrebbe esplodere se bloccato.
Da quel momento restera' attiva solo la parte dell'impianto che alimenta una centrale elettrica.
Nel provvedimento di sequestro, i magistrati hanno sottolineato che ''l'aria e' troppo inquinata ed ha superato i limiti di tollerabilita' ed e' dannosa per la salute pubblica''.
Riguardo a questo ultimo punto, secondo quanto riportato da un quotidiano, il distretto sanitario di Gela ha riscontrato un aumento dei casi di tumore negli ultimi 4 anni; tuttavia ad oggi non e' ancora stata accertata una correlazione tra l'insorgere di tali patologie e l'inquinamento prodotto dall'impianto.
Inoltre il ministero della Sanita', in una relazione, aveva sottolineato che a Gela la mortalita' per tumore risulta superiore alla percentuale regionale, ''inoltre si registra nell'intera area un aumento di rischio di contrarre un tumore polmonare per le popolazioni piu' giovani''.
La magistratura, alla luce delle rilevazioni e delle analisi compiute da tre consulenti nell'area vicina al petrolchimico, ha ritenuto opportuno bloccare tre quarti dell'impianto, considerato l'alto grado di inquinamento riscontrato.
Secondo il procuratore di Gela, Angelo Ventura, il provvedimento si e' reso necessario in quanto i dirigenti non hanno adempiuto le prescrizioni dell'assessorato regionale al territorio e all'ambiente sui limiti imposti dalla legge; la gravita' della situazione non ha consentito di aspettare l'esito del ricorso al TAR presentato dai dirigenti dell'AGIP.
Il blocco sara' attuato quando si esaurira' una parte di combustibile che scorre in alcune tubature, che potrebbe esplodere se bloccato.
Da quel momento restera' attiva solo la parte dell'impianto che alimenta una centrale elettrica.
Nel provvedimento di sequestro, i magistrati hanno sottolineato che ''l'aria e' troppo inquinata ed ha superato i limiti di tollerabilita' ed e' dannosa per la salute pubblica''.
Riguardo a questo ultimo punto, secondo quanto riportato da un quotidiano, il distretto sanitario di Gela ha riscontrato un aumento dei casi di tumore negli ultimi 4 anni; tuttavia ad oggi non e' ancora stata accertata una correlazione tra l'insorgere di tali patologie e l'inquinamento prodotto dall'impianto.
Inoltre il ministero della Sanita', in una relazione, aveva sottolineato che a Gela la mortalita' per tumore risulta superiore alla percentuale regionale, ''inoltre si registra nell'intera area un aumento di rischio di contrarre un tumore polmonare per le popolazioni piu' giovani''.
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