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Arcipelago della Maddalena: nuovo monitoraggio sul rischio nucleare
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Nuovo monitoraggio ambientale per l’arcipelago della Maddalena, in Sardegna, per verificare l’eventuale presenza di sostanze radioattive, che potrebbero provenire dalla base USA di Santo Stefano .
Nell’incontro di ieri presso la Commissione Ambiente del Senato, il Ministro dell’Ambiente ha accolto le istanze del WWF che aveva segnalato carenze nelle verifiche fino ad oggi effettuate.
In particolare il WWF ha lamentato la mancata misurazione del Tritio (isotopo radioattivo dell'Idrogeno che si trova in grande quantita nei reattori nucleari e negli armamenti nucleari di tipo H), del Plutonio e dell'Americio, del Carbonio 14 e del Krypto 85 (questi ultimi sono prodotti di attivazione e fissione creati nel cuore dei reattori nucleari).
“La cosa importate è che i nuovi rilevamenti vengano da ora in poi effettuati con tutte le strumentazioni adatte a rintracciare la presenza di queste sostanze radioattive […] – ha rilevato il WWF. A questo scopo mettiamo fin da ora a disposizione del gruppo di lavoro del Ministero la ricerca dell'istituto specializzato francese CRIIRAD (Commission de Recherche et d'Information Indépendantes sur la Radioactivité) , svolta su incarico del WWF Gallura e dell'associazione ambientalista corsa ABCD, che ha dimostrato la presenza di plutonio nelle acque di quest’area ad elevatissimo pregio naturalistico, dati più volte citati e utilizzati anche da altre associazioni ambientaliste come Legambiente.”.
Nuovo monitoraggio ambientale per l’arcipelago della Maddalena, in Sardegna, per verificare l’eventuale presenza di sostanze radioattive, che potrebbero provenire dalla base USA di Santo Stefano .
Nell’incontro di ieri presso la Commissione Ambiente del Senato, il Ministro dell’Ambiente ha accolto le istanze del WWF che aveva segnalato carenze nelle verifiche fino ad oggi effettuate.
In particolare il WWF ha lamentato la mancata misurazione del Tritio (isotopo radioattivo dell'Idrogeno che si trova in grande quantita nei reattori nucleari e negli armamenti nucleari di tipo H), del Plutonio e dell'Americio, del Carbonio 14 e del Krypto 85 (questi ultimi sono prodotti di attivazione e fissione creati nel cuore dei reattori nucleari).
“La cosa importate è che i nuovi rilevamenti vengano da ora in poi effettuati con tutte le strumentazioni adatte a rintracciare la presenza di queste sostanze radioattive […] – ha rilevato il WWF. A questo scopo mettiamo fin da ora a disposizione del gruppo di lavoro del Ministero la ricerca dell'istituto specializzato francese CRIIRAD (Commission de Recherche et d'Information Indépendantes sur la Radioactivité) , svolta su incarico del WWF Gallura e dell'associazione ambientalista corsa ABCD, che ha dimostrato la presenza di plutonio nelle acque di quest’area ad elevatissimo pregio naturalistico, dati più volte citati e utilizzati anche da altre associazioni ambientaliste come Legambiente.”.
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