Approvato il riciclo dei rifiuti elettrici e elettronici
Nuovi obblighi per la spazzatura high tech. Il Governo ha varato nei giorni scorsi un decreto legislativo che recepisce le direttive comunitarie 2002/95, 2002/96 e 2003/108, finalizzate a ridurre (ed in alcuni casi a vietare) l’utilizzo di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (es. mercurio, cromo esavalente), e a promuovere il reimpiego, il riciclaggio ed il recupero dei relativi rifiuti.
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, i vecchi elettrodomestici, i condizionatori, i computer, gli apparecchi radio e Tv, i telefonini ed anche i tubi al neon e i trenini elettrici, non finiranno più in discarica senza alcun controllo.
Uno dei punti chiave sui quali si basano le tre direttive è la responsabilità estesa del produttore: “Se il produttore è tenuto a sobbarcarsi i costi del trattamento del prodotto quando questo diventa rifiuto, - ha commentato il Ministero dell'Ambiente - cercherà di produrre apparecchiature sempre più “pulite”, al fine di contenere i costi a suo carico.”.
Il decreto legislativo prevede obblighi anche per i distributori, come quello di ritirare gratuitamente la vecchia apparecchiatura al momento della consegna di una nuova. “L’attivazione di questo meccanismo, oltre a ridurre drasticamente i rifiuti abbandonati, - sostiene il Ministero - contribuirà ad aumentare rapidamente la quantità raccolta, dato che il cittadino non avrà alcun interesse a non riconsegnare l’apparecchiatura usata.”
Con l'applicazione delle nuove disposizioni si dovrebbe giungere entro i prossimi 3 anni a una raccolta di almeno 4 kg di rifiuti elettrici per abitante all’anno (oggi la raccolta è di poco superiore a 1,5 kg).
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