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Annullato il decreto ''Serbatoi interrati'' del Ministero dell'ambiente

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

24/07/2001

La Corte Costituzionale annulla il decreto a seguito del ricorso della Provincia autonoma di Trento.

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 266 del 2001, ha annullato il decreto del Ministero dell'ambiente n. 246 del 24 maggio 1999 "Requisiti tecnici per la costruzione, l'installazione e l'esercizio di serbatoi interrati".
La Corte Costituzionale si è pronunciata in merito al ricorso promosso dalla Provincia autonoma di Trento che con due ricorsi aveva sollevato un conflitto di attribuzione dei poteri nei confronti dello Stato, lamentando come lesive della propria sfera di autonomia legislativa e amministrativa le disposizioni emanate dal Ministero dell'ambiente.
La Corte ha accolto il ricorso presentato dalla Provincia dichiarando che non spetta allo Stato, in assenza di base legislativa, emanare il decreto, che è stato, quindi, annullato.

Nel testo della sentenza si legge "Ad avviso della ricorrente, le richiamate disposizioni sarebbero lesive della propria sfera di autonomia legislativa ed amministrativa, giacché, in primo luogo, inciderebbero in un settore nel quale la Provincia di Trento aveva già legittimamente esercitato la propria potestà legislativa, con l'adozione del "Testo unico delle leggi provinciali in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti", che all'art. 26 disciplina i serbatoi o contenitori di materiali inquinanti (disciplina integrata dalla deliberazione della Giunta provinciale del 25 maggio 1990, n. 6043, "Determinazione soglie-limite per l'applicazione della disciplina relativa ai serbatoi e contenitori di materiale inquinante") e con l'approvazione della legge provinciale 22 dicembre 1983, n. 46 (Disciplina del settore commerciale), che all'art. 51 detta norme in materia di distributori di carburanti".

Spetta ora alle singole province, similmente a quanto già fatto dalla Provincia autonoma di Trento, emanare provvedimenti appositi per colmare il vuoto legislativo.
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