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AMBIENTE SENZA SEGRETI CON "ACCENT"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

13/09/2005

Il primo network europeo dedicato alle problematiche ambientali

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Tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sull’atmosfera e non avete mai osato chiedere. Potrebbe essere questo lo slogan del network Accent (Atmospheric composition change: the european network of excellence), istituito dalla Commissione Europea nell’ambito del 6° Programma Quadro per R&T allo scopo di rafforzare l’eccellenza della ricerca nel settore ambientale e ridurre la frammentazione tra i progetti nazionali e coordinato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e dell’oceano (Isac) del Cnr. Ad un anno dalla sua nascita, più di trecento ricercatori aderenti al network si incontrano in un simposio,che si tienedal 12 al 16 settembre, presso l’Università di Urbino,per fare il punto dei progetti avviati e dei risultati già ottenuti. Accent ha infatti avviato numerose sperimentazioni sull’inquinamento atmosferico a scala locale e globale, anche attraverso l’uso di metodologie innovative, come quelle satellitari.

“La collaborazione con l’International Geosphere-Biosphere Program”, spiega il dr. Sandro Fuzzi dell’Isac-Cnr, “ha portato, ad esempio, alla preparazione del data-base mondiale GEIA sulle emissioni antropiche e naturali di inquinanti, gas serra ed aerosol atmosferici. Una banca di fondamentale importanza per la realizzazione dei modelli matematici che descrivono l’evoluzione dell’inquinamento e del clima. Basandosi sull’evoluzione nel tempo delle emissioni, è stato calcolato che i livelli di ozono, durante la cosiddetta ondata di calore dell’estate 2003, causa tra l’altro di diverse migliaia di decessi fra la popolazione anziana, sarebbero stati ben più elevati se le emissioni inquinanti fossero state ai livelli del 1995”. Un altro studio coordinato da Accent in collaborazione con esperti americani e giapponesi, ha invece calcolato, sulla base delle emissioni stimate al 2030, che i livelli di ozono cresceranno in media di 20 ppb.

Il network ‘guarda’ anche le nuvole. Ricerche internazionali hanno dimostrato che le particelle prodotte dalle attività dell’uomo favoriscono la formazione di nubi composte da goccioline più piccole rispetto a quelle che si formano in aree remote del pianeta. Le prime riflettono più efficacemente la radiazione solare, causando quindi un effetto di raffreddamento del clima della Terra e, hanno una maggiore difficoltà a dare luogo a precitazioni.

Questi ed altri risultati sono a disposizione sul portale http://www.accent-network.org/ dal quale si può avere accesso alla descrizione di tutte le ricerche e i progetti del Network, ai database complessi sull’inquinamento atmosferico e sul clima, a supporti informativi per la didattica. Il portale pensato sia per il grande pubblico che per i responsabili della gestione ambientale è attualmente fruibile solo nella versione inglese, ma è in corso di preparazione un supporto multi-lingua.

Durante il Simposio di Urbino verrà inoltre attivato uno showroom didattico per stimolare l’interesse di docenti e studenti delle scuole sulle tematiche relative alle scienze dell’atmosfera.

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