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Accordo contro i traffici illegali di rifiuti speciali
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Scambio di informazioni e collaborazione tra Regione Toscana, l’Arpat e il Comando Carabinieri per la tutela ambientale (CCTA, ex-Noe) riguardo ai controlli ambientali dell’intero ciclo dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Lo prevede un protocollo d’intesa, della durata di tre anni, siglato la scorsa settimana al fine di potenziare, integrare e migliorare la vigilanza sulla gestione dei rifiuti speciali, per controllarne il corretto recupero e lo smaltimento sicuro sotto il profilo ambientale e sanitario.
L’attività di scambio dati e conoscenze, e delle relative elaborazioni, tra Regione, Arpat e CCTA riguarderà il territorio, gli impianti ed i rifiuti della Regione Toscana e gli impianti extraregionali a cui sono destinati i rifiuti speciali toscani. Il protocollo di intesa prevede inoltre comuni iniziative di formazione del personale addetto alle attività di controllo e di gestione dei dati e delle informazioni.
Sarà realizzato, grazie a fondi stanziati dalla Regione, un progetto di accesso condiviso alle informazioni delle rispettive banche dati, ad oggi disponibili presso il CCTA ed il Sistema informativo regionale (SIRA) gestito dall’ARPAT.
I Carabinieri per la tutela dell’ambiente si impegnano per l’attivazione delle tecnologie più appropriate per ottimizzare il sistema di controllo dei flussi di rifiuti originati, destinati o transitanti in Toscana per contrastare traffici illeciti.
tra i compiti dell’Arpatvi è quello di effettuare le attività di controllo preventivo tecnico/scientifico/analitico che si renderanno necessarie nella gestione delle spedizioni transfrontaliere.
Scambio di informazioni e collaborazione tra Regione Toscana, l’Arpat e il Comando Carabinieri per la tutela ambientale (CCTA, ex-Noe) riguardo ai controlli ambientali dell’intero ciclo dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Lo prevede un protocollo d’intesa, della durata di tre anni, siglato la scorsa settimana al fine di potenziare, integrare e migliorare la vigilanza sulla gestione dei rifiuti speciali, per controllarne il corretto recupero e lo smaltimento sicuro sotto il profilo ambientale e sanitario.
L’attività di scambio dati e conoscenze, e delle relative elaborazioni, tra Regione, Arpat e CCTA riguarderà il territorio, gli impianti ed i rifiuti della Regione Toscana e gli impianti extraregionali a cui sono destinati i rifiuti speciali toscani. Il protocollo di intesa prevede inoltre comuni iniziative di formazione del personale addetto alle attività di controllo e di gestione dei dati e delle informazioni.
Sarà realizzato, grazie a fondi stanziati dalla Regione, un progetto di accesso condiviso alle informazioni delle rispettive banche dati, ad oggi disponibili presso il CCTA ed il Sistema informativo regionale (SIRA) gestito dall’ARPAT.
I Carabinieri per la tutela dell’ambiente si impegnano per l’attivazione delle tecnologie più appropriate per ottimizzare il sistema di controllo dei flussi di rifiuti originati, destinati o transitanti in Toscana per contrastare traffici illeciti.
tra i compiti dell’Arpatvi è quello di effettuare le attività di controllo preventivo tecnico/scientifico/analitico che si renderanno necessarie nella gestione delle spedizioni transfrontaliere.
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