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PROGETTO “WIND SHEAR”

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Altro

21/09/2005

In fase di sperimentazione all’aeroporto di Palermo un sistema per prevenire gli incidenti causati dal “wind shear', le violente correnti d’aria che possono schiacciare al suolo un aereo in fasi di atterraggio.

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A un anno di distanza dalla firma del protocollo tra Enac, Enav e Gesap, sono stati illustrati lunedì a Palermo al Castello Utveggio sul Sul Monte Pellegrino i primi risultati del progetto, decollato lo scorso giugno dallo scalo Falcone-Borsellino, sul sistema di rilevazione integrato delle turbolenze e del ´Wind shear'. Sul progetto di Palermo sono stati già stanziati 8,5 milioni, ma, secondo il presidente dell’Enav, sono pronti ad aumentare il budget qualora ce ne fosse bisogno. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza al 100% e l'esperienza maturata sul Falcone-Borsellino servirà per realizzare sistemi simili negli altri aeroporti italiani.

Il sistema sarà infatti in grado di avvertire preventivamente i piloti della presenza del ´wind shear', ossia il fenomeno caratterizzato da repentine variazioni di direzione ed intensità del vento che colpiscono gli aerei in fase d'atterraggio schiacciandoli al suolo.

Attualmente sullo scalo palermitano è stato completato lo studio climatologico, allo scopo di inquadrare la situazione specifica dell'aeroporto e di fornire indicazioni per una precisa progettazione del sistema. È stato inoltre firmato il contratto per la realizzazione della prima fase del sistema integrato, che prevede l'installazione di un radar ad hoc, di sensori anemometrici digitali per il Low level (i venti a bassa quota) e di strumentazione Sodar utile per la scansione dei dati dell'atmosfera su un piano verticale.

L’obiettivo finale è di arrivare al rilevamento immediato dei fenomeni del wind shear in modo da rendere tempestivo l’allerta ai piloti.

Entro il 2007 il fenomeno wind shear potrà essere rilevato con una sicurezza del 90%. La scelta dell’aeroporto Falcone-Borsellino è stata effettuata per le favorevoli condizioni del vento che appaiono molto più complesse rispetto ad altri aeroporti.

 

Le iniziative sono state affiancate dalle seguenti azioni:

• Utilizzo delle esperienze dell’aeroporto americano di Junot (simile agli scali italiani arischio) e di Hong Kong (più complessa in assoluto), considerati come “punto di partenza”da cui acquisire i punti di forza.

• Consulenza con la FAA, che detiene l’esperienza più avanzata a livello mondiale nellasoluzione del problema.

• Coinvolgimento e collaborazione con Enti di ricerca, piloti ed associazioni di categoria.

• Identificazione di soluzioni originali ed innovative sia sotto il profilo tecnologico(integrazione dei vari sistemi) che operativo (interfaccia uomo-macchina dedicatoall’ottimizzazione delle procedure).

 

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