Revisione delle macchine agricole: normativa e infortuni sul lavoro
Bologna, 4 Feb – Il comparto agricolo è da sempre uno dei comparti con più infortuni sul lavoro, anche in riferimento agli infortuni mortali. E sicuramente uno dei fattori di rischio più importanti è correlato all’utilizzo delle macchine agricole, spesso molto vecchie e non a norma.
Proprio per affrontare il tema della prevenzione in agricoltura si è tenuto a Bologna il 21 ottobre 2021, nel contesto della Fiera Internazionale Macchine Agricole, il convegno Inail “Obiettivi e Priorità del Piano Nazionale della Prevenzione: Programma predefinito 7 Agricoltura”.
L’incontro, partendo dai programmi del Piano Nazionale della Prevenzione, si è occupato anche della messa a norma delle macchine agricole, ad esempio chiedendo, come ha fatto a fine convegno il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, che si emani prossimamente il decreto attuativo per la revisione dei mezzi agricoli. Sono trascorsi infatti oltre sette anni da quando il legislatore ha introdotto la revisione dei mezzi agricoli, ma da allora il decreto attuativo non ha ancora visto la luce.
Per approfondire il tema della sicurezza delle macchine agricole, ci soffermiamo oggi sull’intervento “Infortuni, obsolescenza del parco macchine ed esigenze di cambiamento”, a cura di Vincenzo Laurendi (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici, Inail).
Questi gli argomenti trattati nell’articolo di presentazione dell’intervento:
- Agricoltura: i dati sugli infortuni professionali
- Vetustà delle macchine agricole e mancanza di protezioni
- Revisione delle macchine agricole e normativa
Agricoltura: i dati sugli infortuni professionali
Nell’intervento il relatore riporta molti grafici relativi agli infortuni denunciati in agricoltura, anche mortali, e agli indici di incidenza per ramo di attività.
Riportiamo il grafico relativo agli indici di incidenza (infortuni denunciati per 1.000 occupati Istat):
Si sottolinea che nonostante la sensibile riduzione dei tassi infortunistici, “l’agricoltura, con oltre 40 denunce ogni mille lavoratori (dati Inail 2016), presenta un indice di incidenza due volte superiore al valore medio della totalità dei settori e anche significativamente più alto dell’indice registrato nel settore delle costruzioni (circa 30 denunce ogni mille lavoratori)”. Inoltre il tasso di incidenza delle denunce di infortunio con esito mortale durante il lavoro “è quadruplo in agricoltura e triplo nelle costruzioni, rispetto a quello medio”.
Si riportano poi alcuni dati dell’Osservatorio INAIL sugli infortuni nel settore agricolo e forestale e si ricordano alcuni fattori causali degli infortuni connessi alle macchine agricole:
- mancanza di ROPS e cinture di sicurezza
- modifiche di roll bar e presenza di fenomeni di corrosione avanzata
- mancato uso della cintura di sicurezza
Vetustà delle macchine agricole e mancanza di protezioni
Il documento riporta dati anche sulla consistenza delle macchine agricole trainate (rimorchio agricolo asse motore, rimorchio agricolo botte, rimorchio agricolo cassone, …), macchine agricole operatrici (atomizzatore, falciatrice, falcia-trincia-caricatrice, motocoltivatore, motofalciatrice, motoseminatrice, motozappa, …) e macchine agricole semoventi (telaio per rimorchi agricoli, trattrice agricola a due ruote motrici, trattrice agricola a 4 ruote motrici, trattrice agricola cingolata, trattrice agricola snodata, mietitrebbiatrice e motoagricola).
Considerando i dati relativi alla vetustà delle macchine è possibile “presumere che il parco nazionale trattori conti:
- circa 668.000 esemplari sprovvisti di strutture di protezione in caso di capovolgimento. Il valore risulta essere sottostimato per effetto della mancanza di dati relativi agli esemplari di trattori a ruote a carreggiata stretta che fino alla seconda metà degli anni ottanta sono stati immessi sul mercato per la maggior parte sprovvisti di strutture di protezione in caso di capovolgimento, della mancanza di dati relativi agli esemplari a cingoli che dal 1988 e fino al 1991 sono stati immessi sul mercato sprovvisti di struttura di protezione e della categoria di trattori T3 che fino al 2016 sono stati immessi sul mercato mancanti della predetta struttura di protezione;
- circa 1.240.000 esemplari sprovvisti di strutture di cinture di sicurezza. Il valore predetto risulta essere sottostimato per effetto della mancanza di dati relativi alla effettiva consistenza dei trattori che a partire dal 1998 sono stati immessi sul mercato senza cintura di sicurezza”.
Si indica poi che i valori elencati sopra “non tengono evidentemente conto degli esemplari di trattori adeguati successivamente all’emanazione delle linee guida INAIL. I soggetti obbligati hanno cominciato ad adeguare i trattori in numero significativamente importante solo a partire dal 2009”. In ogni caso sulla base delle informazioni pervenute dai costruttori di strutture di protezione “è possibile affermare che un numero di esemplari vicino a 100.000 è stato oggetto di adeguamento con l’installazione di strutture di protezione, un numero significativamente più alto ha riguardato le cinture di sicurezza”.
Revisione delle macchine agricole e normativa
L’intervento riporta poi varie indicazioni tratte dalle linee guida di adeguamento dei trattori agricoli o forestali e riporta anche diversi grafici relativi ad altri paesi. Grafici che mostrano come – ad esempio in Germania, Austria e Gran Bretagna – la revisione o la messa in sicurezza dei trattori possa essere efficace per ridurre notevolmente gli infortuni mortali.
Si riportano poi indicazioni tratte dal decreto ministeriale del 20 maggio 2015 sulla revisione delle macchine agricole e operatrici.
In particolare con il decreto è disposta la revisione generale, con periodicità di cinque anni, “delle seguenti macchine agricole e operatrici:
- trattori agricoli o forestali;
- macchine agricole operatrici semoventi a due o più assi;
- rimorchi agricoli aventi massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate e con massa complessiva inferiore a 1,5 tonnellate, se le dimensioni d'ingombro superano i 4,00 metri di lunghezza e 2,00 metri di larghezza;
- macchine impiegate per la costruzione e la manutenzione di opere civili o delle infrastrutture stradali o per il ripristino del traffico;
- macchine sgombraneve, spartineve o ausiliarie, quali spanditrici di sabbia e simili;
- carrelli, quali veicoli destinati alla movimentazione di cose”.
Riguardo alle scadenze per la revisione dei trattori agricoli si riportano anche indicazioni tratte dal decreto interministeriale del 2019 che “interviene ad aggiornare e prorogare le date stabilite nel 2015 per la revisione dei trattori e delle macchine agricole”.
Sono riportate anche le indicazioni riguardo all’estensione per la disciplina dei “mezzi” d’epoca e una risoluzione al Senato che vuole impegnare il Governo a non prevedere ulteriori proroghe rispetto all'entrata in vigore dell'obbligo della revisione delle macchine agricole e della formazione degli operatori.
Concludiamo segnalando, come riportati nelle slide dell’intervento, gli elementi da controllare in sede di revisione per i trattori agricoli:
- Dispositivi di frenatura
- Freno di servizio
- Freno di soccorso
- Freno di stazionamento
- Freno rimorchio
- Sterzo e volante
- Stato meccanico
- Volante dello sterzo
- Gioco dello sterzo
- Visibilità
- Campo di visibilità
- Vetri
- Retrovisore
- Tergicristallo
- Lavavetro
- Luci riflettori e circuito elettrico
- Proiettori abbaglianti e anabbaglianti
- Dispositivi di illuminazione
- Luci di arresto
- Indicatori luminosi di direzione
- Proiettori fendinebbia anteriori e posteriori
- Proiettori di retromarcia
- Dispositivo di illuminazione della targa posteriore
- Catarifrangenti – stato e colore
- Spie
- Collegamenti elettrici tra il veicolo trainante e il rimorchio
- Circuito elettrico
- Assi, ruote, pneumatici e sospensioni
- Assi
- Ruote e pneumatici
- Sospensioni
- Telaio ed elementi fissati al telaio
- Telaio o cassone ed elementi fissati al telaio
- Cabina telaio di protezione e carrozzeria
- Altri equipaggiamenti
- Cinture di sicurezza
- Estintori
- Serrature e dispositivi antifurto
- Dispositivo plurifunzionale di soccorso
- Triangolo di segnalazione
- Cassetta di pronto soccorso
- Pannelli fluororifrangenti posteriori
- Avvisatore acustico
- Tachimetro
- Effetti nocivi
- Rumori
- Gas di scappamento
- Eliminazione dei disturbi radio
- Controlli supplementari
- Vetri
- Riscaldamento
- Sistema di aereazione cabina
- Dispositivi dei sedili
- Illuminazione interna
- Protezioni parti o materiali a temperatura estrema
- Identificazione del veicolo
- Targa di immatricolazione
- Numero di telaio.
Segnaliamo, infine, che l’intervento, di cui vi invitiamo a visionare integralmente le slide, riporta ulteriori approfondimenti su:
- dispositivi di frenatura
- misurazione della rumorosità
- misurazione dell’opacità dei gas di scarico
- luci e circuito elettrico.
Tiziano Menduto
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