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Pesticidi e malattie professionali in agricoltura

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Agricoltura

05/03/2002

Il periodico ''Dati Inail'' presenta la situazione degli studi epidemiologici e sperimentali per l'accertamento delle cause delle patologie rurali.

Il periodico ''Dati Inail'' ha recentemente pubblicato un'analisi della situazione degli studi epidemiologici e sperimentali per l'accertamento delle cause delle patologie rurali. Un tema al quale la Medicina del lavoro dedica meno attenzione e risorse rispetto alle patologie del settore industriale.

Gli studi epidemiologici e sperimentali per l'accertamento delle cause delle patologie rurali, ad oggi, non hanno ancora fatto chiarezza su molte malattie.

A dimostrazione di questo si possono osservare le statistiche dei casi di rendita ad inabili per malattia professionale in agricoltura liquidate dall'Inail nel periodo 1991-2000: su un totale di 3585 casi ben 2954 sono considerate malattie non associabili ad una patologia riconosciuta dall'Inail (non tabellate) o che risultano indeterminate.

Per quanto riguarda i tumori da pesticidi il periodico Inail rileva che "non esistono, a tutt'oggi, studi adeguati a livello sia epidemiologico sia sperimentale, per cui risultano ancora controversi i risultati di associazione tra esposizione all'uso di pesticidi, da una parte e sviluppo di tumori".

La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha evidenziato la cancerogenicità per l'uomo solo nel caso dei pesticidi arsenicali che in Italia non sono più utilizzati.

Anche per quanto riguarda la patologia cronica da pesticidi risultano poche segnalazioni nella letteratura scientifica nelle quali, tra l'altro, non è possibile distinguere i reliquati di un'intossicazione acuta dai quadri patologici causati da un'esposizione ripetuta nel tempo a piccole dosi di sostanza tossica.
I dati più concordi, comunque, sono quelli relativi alla possibilità di sviluppo di neuropatia periferica da pesticidi organofosforici o di fibrosi polmonare da esposizione cronica a composti dipirilici".

"Relativamente alle intossicazioni acute, invece, i quadri patologici più frequenti sono rappresentati principalmente da sindromi tossiche sistemiche e secondariamente da manifestazioni cutanee di carattere sia irritativo sia allergico".

Il periodico ricorda infine l'importanza della prevenzione; ad oggi l'agricoltura non e' in grado di eliminare completamente l'uso di pesticidi, quindi e' fondamentale utilizzarli in modo corretto.
Nel campo della prevenzione devono essere inoltre attuate corrette campagne di informazione e adeguati controlli riguardo all'uso dei pesticidi.







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