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Muore anche il settimo operaio gravemente ferito nell’incendio alla ThyssenKrupp

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

07/01/2008

Giuseppe Demasi è morto al CTO di Torino. Per non dimenticare la tragedia dell’incendio all’acciaieria, sospesi a Torino i festeggiamenti ufficiali di San Silvestro e dedicata alle vittime la marcia della pace del Sermig.

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I toni della tragedia, riguardo al dibattito relativo agli operai morti nell’incendio all’acciaieria ThyssenKrupp di Torino, vengono sempre più giustificati dal bilancio delle vittime.  
 
Se il primo operaio, Antonio Schiavone di 36 anni, è morto lo stesso giorno dell’incidente, avvenuto nelle prime ore del 6 dicembre, nei giorni successivi si è assistito ad uno stillicidio di brutte notizie riguardo ai bollettini medici degli altri feriti.
 
Prima sono morti per le ustioni riportate due addetti alla linea produttiva, Roberto Scola (34 anni), Angelo Laurino (43). A loro si è unito il giovane Bruno Santino (26) e qualche giorno dopo Rocco Marzo (54), il caporeparto.
 
Nella giornata dei funerali della quinta vittima muore anche un altro giovanissimo operaio, Rosario Rodinò di 26 anni, che era ricoverato a Genova al Centro Grandi Ustionati e che era stato mantenuto, dopo l’incidente, in coma farmacologico.  
 
Arriviamo, infine, alla fine di dicembre e dobbiamo registrare purtroppo anche la morte di Giuseppe Demasi, l’ultimo tra i grandi ustionati. Era stato sottoposto a tre interventi chirurgici, ma è morto per arresto cardiocircolatorio al CTO di Torino dopo che nei giorni scorsi le condizioni si erano aggravate.
 


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Pochi giorni prima era stata organizzata una fiaccolata di solidarietà per ricordare tutte le vittime e sperare che Giuseppe potesse vincere la sua lotta tra la vita e la morte. Fiaccolata che era arrivata davanti al CTO e che aveva manifestato, con un lungo e commovente applauso, il proprio incoraggiamento e la propria speranza per l’evolversi delle condizioni dell’operaio ricoverato.
 
L’amministrazione di Torino, in seguito a quest’ultimo lutto, ha cancellato le tradizionali manifestazioni pubbliche legate a San Silvestro, ma ha dedicato alle vittime del rogo la quarantennale marcia della pace del Sermig che si è svolta la sera del 31 dicembre attraverso le vie di Torino fino all'Arsenale della pace.
 
Sempre attive le diverse iniziative di solidarietà verso i familiari delle vittime istituite da diverse realtà e già presentate da Punto Sicuro


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