Lista di controllo: trasporto e stoccaggio in sicurezza delle lamiere

Lucerna, 20 Apr – PuntoSicuro in diversi articoli ha mostrato come le attività di stoccaggio, di immagazzinamento, di accatastamento, di carico e scarico merci siano correlate a diversi rischi professionali e a infortuni gravi. Sia con riferimento ai rischi causati da movimentazioni inadeguate o relativi all’uso di attrezzature come i carrelli elevatori, sia con riferimento al rischio di ribaltamento delle merci e di caduta degli operatori.

 

Per tornare a parlare di questo tema e raccogliere alcune misure per prevenire questi rischi, presentiamo oggi una lista di controllo prodotta da Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, dedicata ai rischi nella movimentazione di lamiere.

 

Nel documento, dal titolo “ Lista di controllo: trasporto e stoccaggio di lamiere”, si sottolinea che le operazioni di trasporto e stoccaggio di lamiere sono “continuamente causa di infortuni gravi, a volte mortali”.

E in questo senso si ribadisce che  “personale ben istruito, attrezzature di trasporto adeguate e magazzini correttamente ubicati e facilmente accessibili possono ridurre sensibilmente il rischio d’infortunio per i lavoratori”.

Questi sono i pericoli principali rilevati nelle attività di trasporto e stoccaggio di lamiere:

- “lamiere che si rovesciano o cadono;

- persone che inciampano o cadono;

- ferirsi contro gli spigoli acuminati;

- sovraccarichi fisici dovuti a tecniche di sollevamento e trasporto sbagliate”.

 

La lista di controllo di Suva permette di gestire meglio e in sicurezza queste situazioni di pericolo, partendo dalla fase di ricevimento merci.

 

Riguardo a questa fase lavorativa, riprendiamo alcuni suggerimenti di Suva correlati alle domande presenti nella lista:

- in azienda deve essere presente “un luogo adeguato e appropriati strumenti e attrezzature per depositare le lamiere acquistate”;

- i fornitori devono essere informati, al momento dell’ordinazione, delle eventuali particolari condizioni da rispettare. Ad esempio: “peso massimo, tipo di imballaggio, dispositivi di sollevamento, ecc.”;

- prima della consegna della merce il magazzino deve essere preparato e reso accessibile;

- è importante accertarsi che “le lamiere stoccate provvisoriamente non possano scivolare o ribaltarsi e non siano di ostacolo alla circolazione in azienda”.

 

Nel documento, che vi invitiamo a visionare, sono presenti diverse immagini, ad esempio con riferimento al ricevimento della merce con rastrelliere per lo stoccaggio temporaneo in verticale (la larghezza di ogni scomparto della rastrelliera “non deve consentire alle persone di trovarsi tra le lamiere e lo scomparto stesso”).

 

Veniamo alla fase di stoccaggio e picking (prelievo). 

Innanzitutto la lista ricorda che i magazzini in azienda devono rispondere alle esigenze dei lavoratori impegnati. Ad esempio:

– “comoda sistemazione nel processo di produzione;

– sufficiente spazio disponibile;

– rispetto del carico massimo sopportabile dal pavimento”.

Inoltre i magazzini (interni ed esterni) devono essere ben illuminati e le vie di circolazione, che portano ai magazzini, sgombre.

 

Bisogna poi accertarsi “che le lamiere stoccate in posizione verticale od orizzontale non possano scivolare, ribaltarsi o cadere sulle persone che si trovano nelle loro immediate vicinanze”.

E durante lo stoccaggio le lamiere devono essere sistemate in modo tale da essere prelevate dal magazzino senza correre alcun rischio.

Il documento propone qualche esempio corredato di immagini esplicative:

– “ stoccaggio verticale in rastrelliere facilmente accessibili o su carrelli di trasporto;

– “stoccaggio orizzontale su legni distanziatori”: i legni distanziatori sistemati tra le lamiere “agevolano la presa del carico con i carrelli elevatori a forche”.

È poi necessario verificare che:

- le singole lamiere o i pacchi di lamiere possano “essere immagazzinati e rimossi senza arrampicarsi sulle cataste o sulle scaffalature”;

- le rastrelliere siano “stabili, in buone condizioni e non sovraccariche”;

- i mezzi di sollevamento (“pinze per movimentazione, imbracature, ecc.”) siano in buono stato;

- anche i resti di fogli di lamiera siano “sistemati in modo da non scivolare, ribaltarsi o cadere sulle persone che si trovano nelle loro immediate vicinanze”.

Nella lista alcune immagini mostrano rastrelliere per lo stoccaggio di lamiere intere o resti di lamiera: “i resti di lamiera appoggiati alle pareti possono essere stabilizzati con un ferro ad angolo fissato al suolo”. 

 

Veniamo al capitolo dedicato all’organizzazione, formazione e comportamento.

 

Sono presentati alcuni punti da considerare al momento di stoccare e accatastare le lamiere:

– dimensioni e tipo di lamiera;

– peso della lamiera;

– frequenza di picking.

È bene poi accertarsi che i “dispositivi di stoccaggio (scaffali, mezzi di sollevamento, scale) siano parte integrante del piano di manutenzione”.

 

Riguardo ai dispositivi di protezione individuale, i lavoratori dispongono e si servono di adeguati DPI?

Ad esempio guanti di protezione, scarpe di sicurezza ed elmetto di protezione (casco) e l’uso di adeguati ausili possono ridurre il rischio di infortunio per i lavoratori.

 

In merito alla formazione e addestramento i lavoratori devono essere “a conoscenza delle seguenti misure:

– sollevare e trasportare correttamente i carichi manuali;

– imbracare correttamente il carico;

– indossare i dispositivi di protezione individuale;

– utilizzare e manovrare correttamente i mezzi di sollevamento;

– tenere in perfetto ordine e in piena efficienza i magazzini”.

 

La lista di controllo si conclude, come spesso accade nelle liste Suva, sottolineando l’importanza che un “superiore” verifichi regolarmente che le regole di sicurezza siano correttamente rispettate.

 

 

 

 

Suva, “ Lista di controllo: trasporto e stoccaggio di lamiere”, (formato PDF, 585 kB).

 

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