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Ergonomia al supermercato
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Alcune indagini epidemiologiche hanno rilvato negli addetti alle casse di supermercati una maggiore frequenza di patologie a carico dell’arto superiore (es. sindrome del tunnel carpale) e di disturbi del rachide (cervicalgie e lombalgie), quali patologie correlate al lavoro.
E’ stato evidenziato che la categoria di lavoratori in questione è esposta a rischi prevalentemente di tipo ergonomico legati ai movimenti ripetuti a carico degli arti superiori, alle posture incongrue, ai ritmi, al microclima e all’organizzazione del lavoro.
Per analizzare il lavoro degli addetti alle casse dei supermercati dal punto di vista del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e per fornire una serie di indicazioni di metodo su come valutare tale rischio, il Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale (C.R.R.E.O.) del Veneto ha realizzato le “Linee guida per la valutazione del rischio e delle soluzioni ergonomiche per gli addetti alle casse dei supermercati”.
Tra gli argomenti presi in esame dalla pubblicazione vi sono i requisiti ergonomici che i posti cassa devono possedere allo scopo di migliorare il comfort degli addetti e sono indicate le principali misure di tutela per prevenire l’insorgenza di patologie causate dall’assunzione di posture obbligate e inadeguate.
La scelta di concentrarsi sul settore dei supermercati nasce dalla richiesta delle organizzazioni sindacali dei lavoratori di approfondire il lavoro degli operatori alle casse e le relative misure di tutela della loro salute.
Le linee guida sono un utile strumento per le figure aziendali preposte alla sicurezza e per coloro che si occupano della progettazione degli arredi e posti cassa, al fine di una corretta valutazione del rischio ergonomico alla cassa dei supermercati e della ricerca di adeguate soluzioni per adattare l’organizzazione del lavoro alle capacità e condizioni del lavoratore
Esse costituiscono inoltre un documento di indirizzo nell’attività di vigilanza e assistenza dei Servizi di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) della Regione.
Alcune indagini epidemiologiche hanno rilvato negli addetti alle casse di supermercati una maggiore frequenza di patologie a carico dell’arto superiore (es. sindrome del tunnel carpale) e di disturbi del rachide (cervicalgie e lombalgie), quali patologie correlate al lavoro.
E’ stato evidenziato che la categoria di lavoratori in questione è esposta a rischi prevalentemente di tipo ergonomico legati ai movimenti ripetuti a carico degli arti superiori, alle posture incongrue, ai ritmi, al microclima e all’organizzazione del lavoro.
Per analizzare il lavoro degli addetti alle casse dei supermercati dal punto di vista del rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori e per fornire una serie di indicazioni di metodo su come valutare tale rischio, il Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale (C.R.R.E.O.) del Veneto ha realizzato le “Linee guida per la valutazione del rischio e delle soluzioni ergonomiche per gli addetti alle casse dei supermercati”.
Tra gli argomenti presi in esame dalla pubblicazione vi sono i requisiti ergonomici che i posti cassa devono possedere allo scopo di migliorare il comfort degli addetti e sono indicate le principali misure di tutela per prevenire l’insorgenza di patologie causate dall’assunzione di posture obbligate e inadeguate.
La scelta di concentrarsi sul settore dei supermercati nasce dalla richiesta delle organizzazioni sindacali dei lavoratori di approfondire il lavoro degli operatori alle casse e le relative misure di tutela della loro salute.
Le linee guida sono un utile strumento per le figure aziendali preposte alla sicurezza e per coloro che si occupano della progettazione degli arredi e posti cassa, al fine di una corretta valutazione del rischio ergonomico alla cassa dei supermercati e della ricerca di adeguate soluzioni per adattare l’organizzazione del lavoro alle capacità e condizioni del lavoratore
Esse costituiscono inoltre un documento di indirizzo nell’attività di vigilanza e assistenza dei Servizi di prevenzione, igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) della Regione.
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