02/05/2013: Il conferimento di una delega senza attribuzione dei mezzi economici necessari per procedere alle misure prevenzionistiche e protezionistiche non rende l'atto di delega del tutto inefficace, ma ne limita l'effetto. Di Rolando Dubini.

Rispondi Autore: stefanopileci | 02/05/2013 (10:45:35) |
nella mia pochezza di tecnico concordo con l'analisi dell'avvocato. Sono precisazioni importanti che spesso ancora neppure nel pubblico vengono correttamente definite. Parlo del settore edile e troppo spesso vedo attribuire incarichi( non deleghe) "alla qualunque" di Responsabile dei Lavori senza che a tale delega corrisponda un minimo di potere decisionale sulla scelta delle imprese un budget minimo di spesa disponibile e che nella mente contorta del committente convinto di essere illuminato utilizza queste nomine con la convinzione di essersi deresponsabilizzato dagli obblihi a suo carico nominando un parafulmine ...che spesso accetta per non perdere il lavoro più consistente ( progettazione e dl.) Sempre più certo che trasferire poteri dal Committente a un RdL preparato professionalmente, attraverso una buona delega risolverebbe gran parte dei problemi che troppo spesso si riversano a valle del processo sulle figure in "trincea" ( CSE) a causa delle mancate e corrette scelte fatte a monte dal Committente in fase di ideazione dell'opera e dal progesstita che non coinvolge la figura del CSP già in fase di progettazione( scelte di imprese qualificate organizzate e strutturate che garantiscano di aver effettuato lavori simili a quelli a cui devono partecipare alle gare - può sembrare banale , ma non è così...) ma siamo ancora molto lontani da questi criteri di verifica basilari e non parlo del privato cittadino che diventando committente non sa a che beato rivolgersi( visto che come già detto il progettista primo interlocutore spesso non lo informa neppure sulla necessita di nomina dei coordinatori che sono da nominare contestualmente all'incarico del progettista....ma questa è una vecchia storia). Spesso sono le grosse realtà enti ini primis che commissionano i lavori che non fanno nulla di tutto questo a partire dalla filiera dei subappalti che non vengono neppure controllati e al massimo verificano solo il misero DURC ....Tutto da rifare!! ed è per questo che stiamo puntando alla formazione tecnica del RdL a cui abbiamo dedicato un corso di formazione primo in Italia realizzato con L'università di Varese . se interessa vedi www.csafety.it Tutto parte dalla testa da chi decide da chi ha potere di decidere di spendere, le cattive scelte fatte a monte si pagano nella filiera e poi il CSE è sempre coinvolto in situazioni difficili da dirimere . Senza formare un gruppo di lavoro un Team dove il committente in primis e il DL fanno squadra con il CSE i cantieri non potranno che essere gestiti in emergenza con imprese improvvisate che entrano in cantiere senza che nessuno sappia nullla con maestranze poco qualificate poco formate, senza organizzazione minima .... La cosa che non riesco ancora a capire perchè le imprese serie che investono in organizzazione struttura che sono efficienti non fanno abbasstanza pressioni per eliminare di fatto queste concorrenze che fanno solo del male a loro stesse ed al sistema in genere . L'edilizia è in crisi e non solo l'edilizia ma da questa crisi se c'è speranza di ricominciare bisogna farlo con regole certe e chiare definendo compiti precisi a chiunque impegnato nel processo di costruzione senza continuamente ribalatare il problema su chi poi si trova in prima linea a gestire problemi che non si sono voluti affrontare già in fase di ideazione e progettazione . La certezza che ho è che se non si interviene sulla figura del Committente -RdL i problemi nell'edilizia non avranno mai risoluzione definitiva perchè per comodità per pigrizia o incapacità o difficoltà di attuazione di una norma si è inteso spostare, il problema a valle sull'unica figura che non ha potere, non ha ruolo, non decide nulla a cui si chiedono compiti impossibili e che solo a causa di una miopia neuronale spesso diffusa in chi purtroppo sta solo a guardare o a giudicare (dalla finestra) non vuole capire ...... |