Le immagini dell’insicurezza

 

Trento, 3 Mag - La sequenza fotografica di oggi può certamente risultare didattica relativamente alla cose da non fare in merito alla trasformazione dei ponteggi.

 

Partendo dal presupposto che tutti i  ponteggi devono essere realizzati secondo gli schemi tipo del produttore, oppure calcolati da un professionista abilitato, ci troviamo quasi sempre ad assistere all’evoluzione del ponteggio sulla base dell’andamento dei lavori.

 

Ultimata la struttura portante dell’edificio, il  ponteggio subisce piccoli adattamenti e modifiche, fino a trasformarsi. A volte tali trasformazioni sono ridotte, altre volte esse sono più sostanziali e vanno ad incidere in modo evidente sulla struttura del ponteggio stesso.

 

Molte volte in modo scorretto le opere di modifica vengono effettuate arbitrariamente da persone non competenti e non autorizzate, che operano in modo sconsiderato, senza il rispetto di schemi tipo, progetti e PIMUS, ed ecco allora – come nel caso in esame - che…i telai che “disturbano” vengono semplicemente tolti.

 

 

 

Il risultato è evidenziato dalle immagini: nessuna base di partenza per alcuni telai - che a questo punto si potrebbero definire  “autoreggenti” - con l’aggravante della presenza anche dei carichi apportati dal piano di lavoro a sbalzo che su tali telai è vincolato.

Oltre alla precaria stabilità delle varie parti di ponteggio, si rileva pure che uno dei fronti inizia ad inclinarsi verso l’esterno in modo preoccupante (foto 02).

 

Da considerare inoltre che i piani di lavoro a sbalzo risultano essere privi di sottoponte ed anche i parapetti bordo tetto non si possono certamente definire sicuri.

 

 

 

Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS

 

 

Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni

 

 

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