Lettori di carte di credito poco sicuri?

L'ultimo allarme per la sicurezza delle carte di credito arriva direttamente da un produttore di terminali di pagamento.
La Hypercom, azienda statunitense che gestisce in tutto il mondo più di 4 milioni di terminali per pagamenti con carta di credito, ha individuato in alcuni lettori di Hong Kong un circuito "clonante" in grado di trasmettere automaticamente ed in tempo reale ad un server pirata i dati contenuti nella banda magnetica.

Questa ultima tecnica di frode supera in efficienza quella già da tempo individuata in molti esercizi in cui sono stati trovati dei terminali di "intercettazione", affiancati a quelli ufficiali, in cui la carta di credito viene fatta passare una seconda volta clonando i dati della banda magnetica.

Nel caso del chip pirata, invece, i dati vengono clonati durante il primo passaggio della carta nel lettore e quindi in modo assolutamente invisibile per il cliente.

Hypercom sostiene inoltre che non esistono terminali tecnicamente non attaccabili e che quindi, potenzialmente, tutti sono a rischio di intercettazione.

Questa ulteriore notizia conferma il limite di sicurezza delle carte di credito rappresentato dalla banda magnetica: un supporto passivo i cui dati possono essere copiati con facilità (lo dimostra la presenza in Internet di numerosi siti in cui sono a disposizioni i dati clonati).
Ricordiamo infatti, come questa tecnologia risalga a oltre 25 anni fa.

Proprio per questo, le moderne carte con smart-card, dotate di chip integrati sulla carta e in grado di criptare le informazioni prima dell'invio, sono per ora considerate sicure.