La casa e' un ambiente sicuro?

Nella nostra rivista trattiamo sovente la tematica degli infortuni in ambiente lavorativo e di diffondere la cultura della sicurezza in tale ambito.
Tuttavia e' bene sottolineare che in completa sicurezza devono essere svolte non solo le attivita' lavorative, ma anche quelle domestiche; in casa avvengono infatti un numero elevato di infortuni.

E' sufficiente dare uno sguardo alle statistiche stilate dall'Istat per rendersi conto della gravita' del fenomeno.
Per prima cosa chiariamo cosa si intende per incidente domestico.
Nel formulare le statistiche, l'Istat utilizza la definizione del CNEL(Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), considerando gli infortuni domestici come ''infortuni avvenuti nell'abitazione, qualunque essa sia, o nelle sue pertinenze, parti comuni del fabbricato, cortile, giardino, prato, vasca, fontana, laghetto, sentiero, viale di accesso, passo carrabile, gradini di accesso scale, rimessa, cantina, spazi, locali ed impianti annessi con destinazione ricreativa o ginnico-sportiva''.

Negli ultimi anni si e' registrato un netto aumento degli incidenti domestici, passando dai 2, 7 milioni del 1988, ai 3, 3 milioni del 1990, agli oltre 3,8 milioni del 1997, 8.400 dei quali con esito mortale.

Considerando la tipologia degli incidenti, al primo posto vi sono le cadute (43,3%), seguite dagli urti (17,1%) e dai tagli (15,6%).
Gli ambienti nei quali si verifica il maggior numero di incidenti sono: la cucina, il soggiorno, l'ingresso e i corridoi; diversamente da quanto comunemente si pensa, il bagno risulta essere meno pericoloso di questi ambienti.
Le categorie piu' a rischio sono: donne, anziani e bambini.

Riguardo alle persone anziane, la possibilità che un incidente avvenga in casa è per i sessantenni del 60% e per i settantenni del 70%.
Inoltre la maggior parte degli incidenti domestici mortali coinvolge persone anziane. Degli 8.400 incidenti mortali che si verificano ogni anno, più di 1.000 hanno come vittime persone di età compresa tra i 65 e i 74 anni, mentre più di 5.400 riguardano persone con oltre 74 anni.

Considerando la distribuzione geografica degli infortuni sul territorio si nota che in testa alla classifica vi sono Sardegna, Lazio e Molise; quelle, invece, in cui il numero degli incidenti è minore sono Liguria, Lombardia, Umbria e Abruzzo.