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Trasporti ed esposizione a vibrazioni "WBV"

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio vibrazioni

24/09/2003

L’Inail richiama l’attenzione verso questo fattore di rischio ancora poco conosciuto.

Gli addetti del settore autotrasporti sono tra i più soggetti alle malattie professionali dovute all’esposizione a vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero (WBV: Whole Body Vibration).

Vibrazioni a bassa frequenza (< 0.5 Hz) possono provocare disturbi chinetosici definiti nel loro insieme come “mal dei trasporti”.

L’esposizione occupazionale ad elevati livelli di vibrazioni trasmesse a tutto il corpo da macchine e/o veicoli è associata ad un aumentato rischio di insorgenza di disturbi e lesioni a carico del rachide lombare.
Le vibrazioni incidono inoltre in termini di affaticamento alla guida.

A questo fattore di rischio l’Inail ha dedicato una breve scheda nel numero di “Dati Inail” sull’andamento infortunistico nel settore trasporti. (Si veda PuntoSicuro n.848).

Benché il trasporto su gomma sottoponga a WBV diverse rispetto a quelle del trasporto su rotaia, in entrambi i casi viene consigliato l’utilizzo di “un sedile di guida adeguatamente progettato e mantenuto in efficienza smorza in maniera significativa le vibrazioni e garantisce una postura corretta, anche se nelle verifiche dirette queste aspettative non sempre risultano soddisfatte.”

(Per un approfondimento sul rischio WBV è possibile consultare due pubblicazioni dell’Ispesl: Linee guida, La colonna vertebrale in pericolo).
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