Lotta al mobbing...da contratto

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Il fenomeno del mobbing nelle pubbliche amministrazioni sta emergendo sempre con maggiore frequenza: crescono infatti le segnalazioni di lavoratori che hanno subito, da parte di superiori o dei colleghi, atti vessatori che degradano le condizioni di lavoro e compromettono la dignità e la salute del lavoratore.

Il tema ha trovato spazio anche nel Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto delle Agenzie fiscali per il quadriennio normativo 2002-2005 e biennio economico 2002-2003, sottoscritto il 28 maggio 2004 e pubblicato nella GU n. 153 del 2-7-2004 - Suppl. Ordinario n.119.

L’Arte 8. del Ccnl prevede infatti l’istituzione in ogni Agenzia fiscale (Agenzia del demanio, Agenzia delle dogane, Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio) di un Comitato Paritetico sul fenomeno del mobbing.
Il Comitato ha funzioni conoscitive, propositive, attuative.
In riferimento al primo aspetto si occuperà infatti di raccogliere dati sull’aspetto qualitativo e quantitativo del fenomeno e di individuare le possibili cause, con particolare attenzione alla verifica dell’esistenza di condizioni di lavoro o di fattori organizzativi-gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie e di violenza morale.
Riguardo alla funzione propositiva, il Comitato avrà il compito di formulare proposte per la prevenzione e repressione del mobbing e per la definizione di codici di condotta.
A tale riguardo, spetta infine al Comitato, valutare l’opportunità di attuare , nell’ambito dei piani generali per la formazione, idonei interventi formativi e di aggiornamento del personale, finalizzati tra l’altro ad affermare una cultura organizzativa che comporti una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno e delle sue conseguenze individuali e sociali.
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