Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Le immagini dell’insicurezza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio elettrico

02/03/2012

L’applicazione della CEI 64-17: avvolgicavo e cordoni prolungatori (prolunghe).

 
Trento, 2 Mar - Ed eccoci al quarto appuntamento delle immagini dell’insicurezza degli impianti elettrici nei cantieri. Oggi affrontiamo brevemente la tematica legata agli avvolgicavo ed ai cordoni prolungatori (prolunghe).
 
 
Certamente gli avvolgicavo della foto 01 non corrispondono nemmeno lontanamente alle prescrizioni normative sia per quanto riguarda la protezione IP che per lo stato di manutenzione. In generale, riguardo agli avvolgicavo, ricordiamo che la CEI 64-17 indica che essi devono avere almeno le seguenti caratteristiche:
 
“ incorporare un protettore termico o di corrente che protegga il cavo da surriscaldamenti dannosi”,
il cavo deve essere di tipo H07RN-F con sezione minima di 2,5 mm2 per avvolgicavo da 16 A, 6 mm2 per avvolgicavo da 32 A, e 16 mm2 per avvolgicavo da 63 A”,
ed infine essi devono
riportare il nome o marchio del costruttore, la tensione nominale e le massime potenze prelevabili a cavo avvolto e a cavo svolto.” (vedasi disegno 02)
 
 
 
Passiamo ora a parlare dei cordoni prolungatori (prolunghe), oltre alle indicazioni relative alle tipologie di cavo ed alle sue lunghezze rispetto alla sezione, risulta importante anche la modalità di posa che, ricordiamo, deve essere tale da non costituire intralcio od ostacolo alla libera circolazione delle persone e/o mezzi e deve in ogni caso garantire il cavo relativamente a problemi di usura o danneggiamento.
 

Pubblicità
Il rischio elettrico in DVD
Formazione sui rischi specifici per chi utilizza apparecchiature elettriche (Art. 37 D.Lgs. 81/08) in DVD

Certamente le tre foto di seguito sono molto rappresentative delle situazioni di cantiere. In particolare evidenziamo la situazione delle foto 04 e 05 dove i cavi sono liberamente posati sul terreno, all’interno di pozzanghere e sui percorsi dei mezzi d’opera. In questo caso l’eventuale danneggiamento porterebbe come conseguenza ad un elevato rischio di folgorazione degli operatori del cantiere. indubbiamente la soluzione a questa situazione è la corretta pianificazione del cantiere con la formazione preventiva di cavidotti interrati (o posa aerea) per la gestione dei vari impianti. Nella tavola 06 alcune delle ipotesi di posa desunte dalla CEI 64-17.
 
 
 
 
 

 
 
 
Farina Geom. Stefano, Consigliere Nazionale AiFOS
 
Grafica: Farina Federica
 
 
 
 
 


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!