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Smaltimento rifiuti pericolosi: Italia inadempiente?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rifiuti

26/02/2002

La Commissione europea avvia la procedura contro l'Italia ed altri Paesi UE per il mancato adeguamento alla direttiva europea in materia.

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha deciso di avviare la procedura per il deferimento alla Corte di giustizia europea per Austria, Germania, Italia e Regno Unito per il mancato o l'inadeguato recepimento della direttiva sui rifiuti, in particolare riguardo alla direttiva sui rifiuti pericolosi, alla direttiva 96/59/CE concernente lo smaltimento di PCB/PCT e alla direttiva 98/101/CE sulle pile.

Per quanto concerne il nostro Paese, la Commissione europea considera insufficienti le informazioni sullo smaltimento di fanghi di depurazione e lamenta la mancata adozione del sistema di registri previsto dalla direttiva.

Inoltre, riguardo alla normativa sulle pile, in Italia il contenuto massimo di mercurio consentito e' superiore rispetto a quello previsto dalla normativa UE. In Italia infatti e' autorizza ancora la vendita di pile o accumulatori contenenti più dello 0,0005% in peso di mercurio.

Il Governo italiano dovra' infine rispondere riguardo alle misure di sicurezza adottate nel sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi situato ad Acna di Cengio (Liguria); la Commissione le ritiene infatti non adeguate.


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