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Rifiuti sanitari pericolosi
L'allegato della Legge n.405 del 16 novembre 2001, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, recante interventi urgenti in materia di spesa sanitaria'', ha stabilito che lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi possa avvenire tramite procedimenti di disinfezione.
Prima dell'entrata in vigore di questa legge, i rifiuti sanitari pericolosi dovevano essere smaltiti esclusivamente mediante termodistruzione (Art 45 del D.Lgs 22/1997 detto ''Decreto Ronchi'').
La legge n.405 del 16 novembre 2001, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.268 del 17.11.2001 ed entrata in vigore il giorno successivo, ha stabilito che ''Al fine del contenimento della spesa sanitaria, pur nel rispetto dei parametri di sicurezza previsti dalla vigente normativa in materia di smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi, gli stessi possono essere smaltiti attraverso procedimenti di disinfezione mediante prodotti registrati presso il Ministero della salute.''
I prodotti utilizzati per la disinfezione devono assicurare ''un abbattimento della carica batterica non inferiore al 99,999 per cento''.
Per la sicurezza degli operatori, i procedimenti di disinfezione ''devono avvenire nel pieno rispetto del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di sicurezza e salute degli operatori.''
La Legge n.405/2001 stabilisce che ''I rifiuti sanitari speciali non tossico-nocivi, dopo un procedimento di disinfezione di una durata non inferiore a 72 ore, o sottoposti a processo di sterilizzazione mediante autoclave dotata di sistemi di monitoraggio e controllo delle fasi di sterilizzazione, possono essere assimilati ai rifiuti urbani".
Il testo della Legge n.405 del 16 novembre 2001.
Il testo coordinato del Decreto Legge n. 347 del 18 settembre 2001.
Prima dell'entrata in vigore di questa legge, i rifiuti sanitari pericolosi dovevano essere smaltiti esclusivamente mediante termodistruzione (Art 45 del D.Lgs 22/1997 detto ''Decreto Ronchi'').
La legge n.405 del 16 novembre 2001, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n.268 del 17.11.2001 ed entrata in vigore il giorno successivo, ha stabilito che ''Al fine del contenimento della spesa sanitaria, pur nel rispetto dei parametri di sicurezza previsti dalla vigente normativa in materia di smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi, gli stessi possono essere smaltiti attraverso procedimenti di disinfezione mediante prodotti registrati presso il Ministero della salute.''
I prodotti utilizzati per la disinfezione devono assicurare ''un abbattimento della carica batterica non inferiore al 99,999 per cento''.
Per la sicurezza degli operatori, i procedimenti di disinfezione ''devono avvenire nel pieno rispetto del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di sicurezza e salute degli operatori.''
La Legge n.405/2001 stabilisce che ''I rifiuti sanitari speciali non tossico-nocivi, dopo un procedimento di disinfezione di una durata non inferiore a 72 ore, o sottoposti a processo di sterilizzazione mediante autoclave dotata di sistemi di monitoraggio e controllo delle fasi di sterilizzazione, possono essere assimilati ai rifiuti urbani".
Il testo della Legge n.405 del 16 novembre 2001.
Il testo coordinato del Decreto Legge n. 347 del 18 settembre 2001.
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