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Pubblica amministrazione e sicurezza informatica

Negli uffici delle aziende pubbliche, tra le quali gli ospedali, sono custoditi nostri dati personali di natura sensibile, ad esempio quelli riguardanti la nostra salute.
Ma questi dati sono “al sicuro”?

Per le pubbliche amministrazioni la sicurezza informatica non sembra essere un problema. Con ciò non intendiamo che siano state approntate strategie di prevenzione, ma che molti uffici pubblici non hanno ancora affrontato la valutazione dei rischi connessi alla gestione delle informazioni.

E’ quanto emerge da un’indagine realizzata dalla società di revisione contabile PkF (e riportata da Reuters) su un campione di 100 aziende della pubblica amministrazione (80% appartenenti al settore sanitario).

La quasi totalità delle aziende considerate (96%) non ha valutato i rischi “informatici, nel 73% la gestione delle credenziali di accesso ai sistemi è carente.
Le verifiche di vulnerabilità hanno rilevato carenze in 9 sistemi su 10.

Gli antivirus sono mantenuti in efficienza dal 74% delle strutture.
Riguardo alla normativa in materia di protezione dei dati personali, le aziende si concentrano quasi sempre solo sulle misure minime richieste e non sulle quelle che garantirebbero un adeguato grado di protezione.
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