Sempre piu' ''spiati'' i lavoratori in USA

Nel numero 376 del quotidiano avevamo dato notizia del via libera ai controlli sull'accesso a Internet e sulla posta elettronica, concesso recentemente dal Garante per la privacy alle aziende italiane.

In Usa, intanto, un terzo dei dipendenti che lavora utilizzando Internet viene monitorato e "spiato" dai propri superiori.
E' quanto emerso da uno studio della Privacy Foundation, in base al quale il monitoraggio sulle attività in Internet degli impiegati americani supera notevolmente quello degli operatori degli altri paesi.
In base alle stime effettuate sarebbero circa 27 milioni gli impiegati "sorvegliati" e il controllo non sarebbe tanto casuale, quanto piuttosto sistematico e continuativo.
Lo studio è stato condotto confrontando le opinioni espresse dai lavoratori con l'aumento delle vendite da parte di aziende che producono sistemi di monitoraggio. Negli ultimi anni le vendite delle aziende, che producono software per la sorveglianza, si sarebbero addirittura raddoppiate.

Gli esperti sostengono che questo incremento sia dovuto principalmente al basso costo delle attività di monitoraggio e alla normativa vigente.
Le leggi americane,infatti, tranne in alcuni casi chiaramente specificati, consentono al datore di lavoro di controllare tutto ciò che il lavoratore esegue dalla propria postazione operativa. Non sono escluse le telefonate, che possono essere monitorate senza preavviso.