Provider e privacy

Nel corso della ''Conferenza di primavera'' svoltasi nelle scorse settimane ad Atene, i Garanti europei della privacy hanno approvato due importanti dichiarazioni in materia di protezione dei dati.

I Garanti si sono detti preoccupati per il progetto che prevede l'obbligo per i provider di conservare i dati relativi al traffico in Internet per un periodo piu' luogo rispetto a quello richiesto ai fini della fatturazione.
Il progetto ha lo scopo di permettere l'eventuale accesso da parte delle forze di polizia impegnate nella lotta al crimine informatico.

I Garanti hanno rilevato che la conservazione prolungata di questi dati costituirebbe pero' una violazione della privacy e che potrebbe essere concessa solo in casi particolari e con precise cautele: dimostrare l'effettiva necessita' prolungato periodo di conservazione, che dovrà comunque essere il più breve possibile, e regolamentare con legge i casi eccezionali.

La seconda dichiarazione riguarda l'art. 8 della Carta dei diritti fondamentali che rafforza le previsioni sulla protezione dei dati personali e che riconosce la privacy come diritto umano fondamentale.

La Carta dovrebbe favorire la diffusione di un approccio che riconosca la protezione dei dati come una componente basilare della cittadinanza elettronica.

Il modello europeo di protezione dei dati dovrebbe, inoltre, essere un riferimento per le istituzioni europee nel rivedere la normativa esistente e sviluppare nuove regole così come nel costruire relazioni con i paesi terzi.