SPECIALE INCENDIO: '' I recipienti fissi di gas''

Prima di analizzare le verifiche necessarie per garantire la sicurezza dei recipienti fissi di gas, esaminiamo in quali classi sono suddivisi questi contenitori.

Classe A: recipienti soggetti a verifiche solo in sede di costruzione e non in sede di esercizio.
Rientrano in questa classe i recipienti di fluidi non corrosivi, da installare singolarmente, con pressione di progetto (p) minore od uguale a 11,76 e il prodotto della pressione per il volume (p x V) minore od uguale a 7840 bar x litro.
Rientrano nella classe A anche i recipienti facenti parte di impianti frigoriferi assiemati in sede di costruzione con p minore od uguale a 24,5 bar e V minore od uguale a 1000 l.

Classe B: recipienti soggetti alla sola verifica di primo impianto da parte dell'ISPESL.
Rientrano in questa classe i recipienti di fluidi non corrosivi, con le stesse caratteristiche di quelli di classe A (pressione di progetto p minore od uguale a 11,76 bar e prodotto per volume p x V minore od uguale a 7840 bar x l) ma da installare in collegamento con altri recipienti.
Rientrano nella classe B anche i recipienti facenti parte di impianti frigoriferi ma assiemati sul luogo di installazione, sempre con p minore od uguale a 24,5 bar e V minore od uguale a 1000 l.

Classe C: recipienti soggetti alla verifica di primo impianto da parte dell'ISPESL ed alle verifiche periodiche da parte dell'Azienda Usl.
Rientrano in questa classe tutti i recipienti con caratteristiche diverse da quelle previste per le classi A e B.

Passiamo ora ad analizzare le verifiche citate nella classificazione precedente.

La verifica di primo impianto consiste in una ispezione generale ed in una verifica di esercizio intesa ad accertare la rispondenza degli accessori di sicurezza e di controllo.
Le verifiche periodiche si distinguono in:
- verifica di esercizio annuale;
- verifica completa decennale.

La verifica di esercizio annuale consiste nella constatazione che le condizioni di installazione del recipiente permangono invariate rispetto a quelle accertate in sede di verifica di primo impianto, nonché nell'esame dell'efficienza ed idoneità degli accessori.

La verifica completa decennale consiste nella visita interna ed esterna del recipiente.
Qualora il recipiente contenga masse interne o rivestimenti esterni inamovibili o la cui rimozione risulti pregiudizievole, la verifica deve essere integrata con una prova di pressione idraulica o pneumatica.

Solamente per i recipienti di gas di petrolio liquefatto, da installare in depositi con capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi è possibile:

- effettuare le verifiche di primo o nuovo impianto presso il magazzino della ditta fornitrice del gas o della ditta installatrice del recipiente anziché presso l'utente, previa autorizzazione dell'ISPESL;

- avere la concessione dell'esonero dalle verifiche di esercizio annuali da parte dell'Azienda USL, a condizione che la ditta fornitrice del gas si impegni ad effettuare controlli annuali;

- effettuare la verifica completa decennale attraverso una ispezione visiva esterna integrata da controlli non distruttivi degli spessori ai sensi degli articoli 1 e 4 del D.M. 29 febbraio 1988.

Articolo a cura dell'Accademico ing.BT(L) Pierpaolo Pergolis - Presidente nazionale A.T.Is.A. Direttore tecnico del periodico ' V.d.F. Prevenzione Incendi 'di Trieste.