Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Area riservata:

Password dimenticata?
Username dimenticato?

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Imparare dagli errori: le conseguenze della mancanza degli ancoraggi

Imparare dagli errori: le conseguenze della mancanza degli ancoraggi
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Ponteggi e opere provvisionali

02/02/2023

Esempi di infortuni di lavoro correlati all’assenza di adeguati ancoraggi durante i lavori in quota. Infortuni in attività di sostituzione del manto di copertura e dell'orditura in legno di un edificio e nei lavori in quota su un palo di telefonia.

Imparare dagli errori: le conseguenze della mancanza degli ancoraggi

Esempi di infortuni di lavoro correlati all’assenza di adeguati ancoraggi durante i lavori in quota. Infortuni in attività di sostituzione del manto di copertura e dell'orditura in legno di un edificio e nei lavori in quota su un palo di telefonia.

Brescia, 2 Feb – Come ricordato nei nostri articoli e come presentato anche nei tanti quaderni tecnici pubblicati dall’Inail in questi anni, gli ancoraggi usati nei lavori in quota sono “sistemi destinati al fissaggio, ad una struttura di supporto, di opere provvisionali, di dispositivi di protezione collettiva e individuale e di attrezzature di lavoro”. E questi sistemi, che vengono impiegati anche nei sistemi di accesso alle coperture, possono intendersi come “l’insieme di tre elementi: la struttura di supporto (materiale base), l’ancorante e l’elemento da fissare”.

 

Risultando, dunque, molto importanti per la prevenzione del rischio di caduta dall’alto, la mancanza di adeguati punti di ancoraggio – come già evidenziato anche in precedenti puntate della rubrica “ Imparare dagli errori” – è spesso tra le cause degli infortuni gravi e mortali connessi alle cadute nei lavori in quota.

 

Torniamo dunque a parlare anche in questa nuova puntata della rubrica, dedicata al racconto degli infortuni professionali e alle indicazioni sugli “errori” commessi, delle conseguenze dell’assenza di adeguati ancoraggi.

 

Come sempre le dinamiche infortunistiche presentate sono tratte dalle schede dell’archivio di  INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati:

  • Gli infortuni in assenza di punti di ancoraggio
  • Gli ancoraggi e la prevenzione: la scelta e la manutenzione


Pubblicità
Lavoratori Edilizia - Aggiornamento triennale - 6 ore
Lavoratori - Lavoratori Edilizia - Aggiornamento triennale - 6 ore
Corso online di aggiornamento per lavoratori che operano nel settore Edilizia o in attività equiparabili in riferimento ai rischi per la sicurezza e la salute.

 

Gli infortuni in assenza di punti di ancoraggio

Il primo caso riguarda un infortunio in attività di sostituzione del manto di copertura e dell'orditura in legno di un edificio e la sostituzione della lattoneria deteriorata.

Il titolare dell'impresa e un suo operaio salgono sul tetto attraverso una campata del ponteggio appositamente corredato con delle scalette interne, poi si adoperano per completare i parapetti provvisori prefabbricati, in particolare la messa in opera dei correnti nella zona ancora mancante e corrispondente al lato Ovest.

L'operaio posiziona le assi in legno sul guardacorpo e le regge mentre il titolare con un avvitatore le fissa ai montanti.

L'operaio passa al titolare una fodera di legno lunga circa 270 centimetri, dello spessore di 4x8 centimetri. L'operaio si trova a reggere la fodera da un lato, mentre il titolare si trova sull'estremità opposta dell'asse e con l'avvitatore la sta fissando. Per fissare la fodera deve spingere l'avvitatore contro il montante affinché la vite autofilettante penetri nella fodera di legno. Proprio in questo frangente il montante si stacca dalla parete, il titolare perde l'equilibrio e non essendo vincolato ad alcun sistema anticaduta precipita a terra.

I DPI non sono stati utilizzati poiché sulla copertura non erano stati installati punti di ancoraggio o linee vita. Il sistema di ancoraggio adottato per fissare il parapetto provvisorio alla struttura non era adatto.

 

Questi i fattori causali rilevati nella scheda:

  • “sulla copertura non sono stati installati punti di ancoraggio o linee vita”;
  • “il sistema di ancoraggio adottato per fissare il parapetto provvisorio alla struttura non era adatto”. 

 

Il secondo caso è relativo a lavori in quota su un palo di telefonia.

Un lavoratore precipita da un palo di telefonia mobile, da una altezza di circa 30 metri, mentre è intento a smontare delle antenne esistenti che dovevano essere sostituite con delle nuove. Pur avendo imbracatura con fune di trattenuta non si è agganciato alla struttura, in quanto era presente un solo punto di ancoraggio alla base del pennone.

Muore in seguito alle fratture in sedi multiple.

 

I fattori causali rilevati:

  • “mancanza di sufficienti punti di ancoraggio sul pennone”;
  • l'infortunato “pur essendo impossibilitato ad ancorarsi per l’assenza di punti di ancoraggio saliva lo stesso sul palo e si sbilancia per montare l’antenna”.

 

Gli ancoraggi e la prevenzione: la scelta e la manutenzione

Per avere qualche utile indicazione sulla scelta e la manutenzione degli ancoraggi possiamo fare riferimento ad un quaderno tecnico dell’Inail, dal titolo “ Ancoraggi” e a cura di Luca Rossi, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa.

 

Nel documento si ricorda che se la legislazione e le norme tecniche “non prevedono una classificazione degli ancoraggi in base ai requisiti degli stessi”, essi vengono individuati/differenziati “per tipologia”, in base alla destinazione d’uso.

 

Ad esempio possiamo avere:

  1. “Dispositivi di ancoraggio secondo la UNI 11578 o la UNI EN 795
  2. Punti di ancoraggio secondo le UNI EN 516 o UNI EN 517
  3. Ancoraggi per ponteggi secondo le Circolari del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 85/78, 44/90,132/91
  4. Ancoranti metallici/chimici per utilizzo su calcestruzzo secondo le ETAG 001
  5. Ancoraggi non rientranti nei precedenti”.

 

A titolo esemplificativo ci soffermiamo sulla tipologia dei dispositivi di ancoraggio secondo la UNI 11578 (Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente - Requisiti e metodi di prova) e la UNI EN 795 (Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Dispositivi di ancoraggio), ricordando che:

  • i dispositivi di ancoraggio, almeno come intesi nella UNI 11578 o nella UNI EN 795, equivalgono agli “elementi da fissare” e “sono progettati esclusivamente per l’uso con i DPI contro le cadute dall’alto”;
  • la UNI 11578 “riguarda i dispositivi di ancoraggio ‘permanenti’ mentre la UNI EN 795, relativamente al contesto del presente quaderno, quelli ‘non permanenti’. I primi sono prodotti da costruzione i secondi DPI”.

 

Riguardo poi ai sistemi di ancoraggio la scelta dell’ancoraggio da adottare “dipende dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi”.

 

Vengono poi fornite anche indicazioni sulla manutenzione dell’ancoraggio che deve essere effettuata da personale qualificato e che prevede:

  • “la verifica dello stato superficiale;
  • la verifica dell’usura;
  • la verifica di deformazioni;
  • la verifica dei danni dovuti alla corrosione;
  • la verifica dello stato della fune;
  • la verifica del tensionamento della fune;
  • la verifica dello stato dei dadi e dei bulloni;
  • la verifica del serraggio dei dadi e dei bulloni;
  • la verifica degli eventuali dissesti dell’insieme ancorante-struttura di supporto;
  • l’ingrassatura di eventuali parti mobili”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del Quaderno tecnico Inail che riporta molte altre indicazioni sugli ancoraggi (destinazione d’uso, tipologia, marcatura, montaggio, smontaggio, …).

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato – le schede di Infor.mo. 13025 e 15927 (archivio incidenti 2002/2018).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - Le conseguenze della mancanza degli ancoraggi – le schede di Infor.mo. 13025 e 15927.

 



Creative Commons License Licenza Creative Commons


I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Le nuove prospettive della sicurezza: gli smart DPI

Aggiornamenti alle norme armonizzate sui DPI

La Corte di Cassazione sui lavori in quota e la mancata prevenzione

Sicurezza in casa: occhiali di protezione per i lavori in casa


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

17LUG

Una guida pratica al whistleblowing

16LUG

L'ozono, un inquinante tipicamente estivo

15LUG

G7 Privacy: azioni comuni per un ambiente digitale più sicuro

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
17/07/2025: Regione Autonoma della Sardegna - Ordinanza Presidenziale 26 giugno 2025, n. 1 - Ordinanza contingibile e urgente in materia di sanità e igiene pubblica, ai sensi dell’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, nel territorio della Regione Sardegna. Misure di prevenzione per l’attività lavorativa nei settori agricolo, florovivaistico e dell’edilizia in condizioni di esposizione prolungata al sole
17/07/2025: Direttiva (Ue) 2025/794 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 aprile 2025 che modifica le direttive (UE) 2022/2464 e (UE) 2024/1760 per quanto riguarda le date a decorrere dalle quali gli Stati membri devono applicare taluni obblighi relativi alla rendicontazione societaria di sostenibilità e al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità
16/07/2025: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro - Innovative economic incentives to promote occupational safety and health – examples from Germany – edizione 2025
16/07/2025: Suva - Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni - Nove regole vitali per chi lavora su tetti e facciate – Vademecum - 2022
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


MOVIMENTAZIONE CARICHI

Movimentazione manuale dei carichi durante l'attività lavorativa


RISCHIO ELETTRICO

Lavoro su alberi con funi: i pericoli per gli operatori e la prevenzione


LUOGHI DI LAVORO

Prevenzione integrata: tutela dell’ambiente interno ed esterno all’impresa


MANUTENZIONI E VERIFICHE PERIODICHE

Sicurezza dei manutentori: quali sono le principali regole da seguire?


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità