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Firmato il decreto che revisiona le tabelle delle malattie professionali
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Il Ministro della Salute Livia Turco e il Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale Cesare Damiano hanno firmato ieri il decreto ministeriale che revisiona le tabelle delle malattie professionali.
L’obiettivo del decreto è di aggiornare le tabelle in base al progresso delle conoscenze scientifiche e di rendere l’aggiornamento coerente all’evoluzione del quadro normativo nazionale ed europeo.
La principale novità delle nuove tabelle è rappresentata dall’introduzione dell’indicazione nosologica delle malattie correlate agli agenti causali, con l’indicazione puntuale del numero di codifica internazionale ICD-10. Tale innovazione consente maggiori garanzie a tutte le parti in causa riducendo di conseguenza i casi di contenzioso.
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Inoltre, come ulteriore elemento di garanzia, è stata introdotta una voce aperta di malattia (“altre malattie causate dall’esposizione professionale” con “ICD-10 da specificare per la malattia che si intende denunciare”), che permette di riconoscere patologie che, diversamente descritte nella formulazione diagnostica, siano nosologicamente riconducibili allo stesso agente causale.
Altro elemento innovativo è costituito dall’indicazione delle varie malattie con l’introduzione di una diversificazione del periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione. Precedentemente era previsto un periodo unico pur a fronte di malattie con latenza clinica molto differente. Infine, si è conservata la struttura delle precedenti tabelle per facilità di consultazione.
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Rispondi Autore: Jaouad bougazoine  - likes: 0 | 21/06/2019 (18:14:08) |
| Avuto infortunio sul lavoro quando sto tornando dal luogo di lavoro al luogo di abetazione e sono andato al ps alle 22h00 del stesso giorno e nn sono dechiarato infurtonio finché ho fatto intervento xche miei capi me hanno detto se faccio infortunio nn me paga nessuno e dopo quasi 4 mesi del infortunio inail hanno spento la mia pratica per un motivo che ho una malattia professionale e nn infurtonio sul lavoro in questo caso da dove posso iniziare e grazie per la risposta | |
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