Le immagini dell’insicurezza

Trento, 8 Feb - Guardando l’immagine dell’insicurezza di oggi, vengono alla mente una serie di termini che indubbiamente non sono tutti appropriati per un articolo ed allora citerò solo quelli più soft: incoscienza, follia, improvvisazione, stoltezza,…..

 

Certamente chi ha pensato di eseguire un  lavoro in quota utilizzando il sistema della foto non ha minimamente considerato i più semplici aspetti legati alla sicurezza propria o di chi – incautamente - avrebbe utilizzato il “ponte mobile su ruote”.

 

Il titolo dell’articolo forse spiega molto bene la motivazione che – probabilmente - sta alla base di un scelta scellerata: sposto la struttura (chiamarla  ponteggio non me la sento proprio), nella posizione necessaria ad eseguire il lavoro che devo effettuare.

 

 

 

Voglio comunque soffermarmi su alcuni elementi che contraddistinguono l’insieme:

come elementi di base sono stati utilizzati quelli di un tradizionale trabattello, privo però dei regolari piani di lavoro (sostituiti parzialmente da tavoloni in legno) e del castello terminale superiore (dove i regolari parapetti e fermapiede sono sostituiti da alcuni elementi metallici collegati tra loro),

da notare pure la presenza di una scala doppia portatile appoggiata sull’ultimo “impalcato”, ed in questo caso il dubbio che sia stata utilizzata in quella posizione si palesa insistentemente.

 

Non ci è dato sapere chi ha predisposto tale sistema e per che lavorazione è stato utilizzato (forse per pulire la vetrata o per piccoli lavori di manutenzione?), ma sicuramente il cammino legato al rispetto delle più elementari condizioni di sicurezza – non parlo di rispetto delle regole o delle Leggi, ma solo di salvaguardia della persona – è ancora, purtroppo, molto lungo.

 

Nel frattempo aspettiamo che la formazione riguardante l’uso corretto dei trattori agricoli - secondo l’Accordo Stato Regioni che entrerà a breve in vigore - completi il suo iter… nel 2017.

 

Amara considerazione finale: dalla foto si vede che l’arco salvavita, ovvero il rollbar di protezione in caso di ribaltamento del mezzo, è correttamente installato e posizionato. Che sia un barlume di speranza per il futuro?

 

 

Si ringrazia l’Ing. Stefano Bonamico per la fotografia.

 

Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS

 

Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni

 

 

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