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Ambiente: alcune nuove disposizioni

Ambiente: alcune nuove disposizioni

Autore: Sixtema Spa

Categoria: Gestione Rifiuti

15/07/2022

Definite nuove linee d’indirizzo per la transizione ecologica, l’economia circolare e la corretta gestione dei rifiuti.

Con tre diverse disposizioni sono stati definiti importanti strumenti per l’attuazione delle politiche di sviluppo sostenibile, anche in applicazione della misura M2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR. 

In particolare, con il Decreto Ministeriale n.259/2022 è stata aggiornata la strategia nazionale per l’economia circolare, con la Delibera CITE n.1/2022 è stato definito il piano per la transizione ecologica mentre con il Decreto Ministeriale n.257/2022 è stato definito il piano nazionale rifiuti.

 

Aggiornata la Strategia Nazionale per l'Economia Circolare

La misura M2C1 del PNRR prevede l'adozione di una "Strategia nazionale per l'economia circolare" che, in accordo con il piano d'azione per l'economia circolare e con le norme UE, riveda ed aggiorni l'attuale strategia definita nel 2017, con l'obiettivo di:

- integrare le aree d'intervento riguardanti ecodesign, ecoprodotti, blue economy, bioeconomia e materie prime critiche

- focalizzarsi su strumenti, indicatori e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati

- prevedere un nuovo sistema di tracciabilità, che permetta anche di supportare gli organi di controllo e le forze dell'ordine nelle azioni di prevenzione e repressione

- definire nuovi strumenti amministrativi e fiscali per potenziare il mercato delle materie recuperate ("materie prime seconde") in modo che, rispetto alle materie prime vergini, siano competitive in termini di disponibilità, prestazioni e costi. A tale scopo, la Strategia agisce sugli acquisti (tramite i Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici), sui criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste), sulla responsabilità estesa del produttore (EPR) e sul ruolo dei consumatori finali.

 

Conseguentemente, nella nuova versione della Strategia sono contenute le seguenti misure:

- un nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti che dovrà sostenere da un lato lo sviluppo del mercato secondario delle materie prime (dando un quadro chiaro dell'approvvigionamento delle materie prime secondarie) dall'altro le autorità di controllo nella prevenzione e contrasto della gestione illecita dei rifiuti;

- incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclo e utilizzo di materie prime secondarie;

- una revisione del sistema di tassazione ambientale dei rifiuti al fine di rendere più conveniente il riciclaggio rispetto al conferimento in discarica e all'incenerimento sul territorio nazionale;

- diritto al riutilizzo e alla riparazione;

- riforma del sistema EPR (Extended Producer Responsibility) e dei Consorzi al fine di supportare il raggiungimento degli obiettivi comunitari attraverso la creazione di uno specifico organismo di vigilanza, sotto la presidenza del MITE, con l'obiettivo di monitorare il funzionamento e l'efficacia dei Consorzi sistemi;

- supporto agli strumenti normativi esistenti: Fine normativa sui rifiuti (nazionale e regionale), Criteri ambientali minimi (CAM) nell'ambito degli appalti pubblici verdi. Lo sviluppo/aggiornamento di EOW e CAM riguarderà in particolare l'edilizia, il tessile, la plastica, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

- sostegno al progetto di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari".

Riferimento normativo: Decreto Ministeriale n.259 del 24/06/2022 in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. (pdf)


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Definito il Piano per la Transizione Ecologica

In attuazione del Testo Unico Ambientale, il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica - CITE ha pubblicato il Piano per la Transizione Ecologica.

Questo piano definisce le azioni da attuare a livello nazionale su cinque macro-obiettivi, condivisi a livello europeo:

- neutralità climatica;

- azzeramento dell'inquinamento;

- adattamento ai cambiamenti climatici;

- ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;

- transizione verso l'economia circolare e la bioeconomia.

 

Nell'ambito di tali macro-obiettivi, il Piano interviene su otto ambiti:

> la decarbonizzazione;

> la mobilità sostenibile;

> il miglioramento della qualità dell'aria;

> il contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico;

> il miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture;

> il ripristino e il rafforzamento della biodiversità;

> la tutela del mare;

> la promozione dell'economia circolare, della bioeconomia e dell'agricoltura sostenibile.

 

Segnaliamo in particolare che viene prevista una specifica implementazione del Piano nell'ambito delle seguenti misure della missione 2 del PNRR:

- M2C1: agricoltura sostenibile ed economia circolare

- M2C2: transizione energetica e mobilità sostenibile

- M2C3: efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

- M2C4: tutela del territorio e della risorsa idrica

 

Riferimenti normativi: articolo 57-bis Decreto Legislativo n.152/06; Delibera CITE n.1 del 8 marzo 2022 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.138 del 15/06/2022 (pdf)

 

Approvato il Piano Nazionale per la Gestione dei Rifiuti per il periodo 2022 - 2028

In attuazione dell'articolo 198 - bis del Decreto Legislativo n.152/2006 e della misura M2C1 del PNRR, il Ministero per la Transizione Ecologica ha pubblicato il Piano Nazionale per la Gestione dei Rifiuti - PNGR, con valenza per il periodo 2022 - 2028.

 

Il PNGR è preordinato ad orientare le politiche pubbliche ed incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un'economia sostenibile e circolare.

 

Obiettivo del PNGR è raggiungere livelli molto elevati di preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti ed adattare la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti riducendo al minimo, come opzione ultima e residua, lo smaltimento finale. 

 

Sulla base delle analisi dei dati nazionali e regionali, il piano ha individuato le seguenti tipologie di rifiuti per la gestione delle quali occorre migliorare ed ampliare la dotazione impiantistica, sia pubblica sia privata, attraverso una corretta pianificazione regionale:

- rifiuti urbani residui da raccolta differenziata

- rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani

- scarti derivanti dai trattamenti delle frazioni secche da raccolta differenziata e dal trattamento delle frazioni organiche

- rifiuti organici

- RAEE

- rifiuti inerti da costruzione e demolizione

- rifiuti tessili

- rifiuti in plastica

- rifiuti contenenti amianto

- veicoli fuori uso

- rifiuti sanitari a rischio infettivo

- fanghi di depurazione delle acque reflue urbane

 

Riferimenti normativi: Decreto Ministeriale n.257 del 24/06/2022 pubblicato con comunicato sulla Gazzetta Ufficiale n.151 del 30/06/2022 (pdf)


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