I rischi nel settore agroalimentare

Categoria: Valutazione dei rischi. Aperta il 04/10/2017 da Chantal Pelizzari. Messaggi postati: 2.

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AutoreMessaggio
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Chantal Pelizzari
(Chanty)

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n.d. 
Qualcuno sa dirmi quali possono essere i rischi più diffusi nel settore agroalimentare?

Postato il 04/10/2017 alle 09:54

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Federica Gozzini
(fg)

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2,5 

In risposta al messaggio di Chantal Pelizzari:
Qualcuno sa dirmi quali possono essere i rischi più diffusi nel settore agroalimentare?
Su questo tema il progetto ImpresaSicura ha presentato più documenti che sono presentati nell’articolo di PuntoSicuro “La salute e sicurezza dei lavoratori del settore agroalimentare” con una breve ricapitolazione di alcuni rischi come riportati nel progetto.

Nel progetto si ribadisce che tale settore non solo è esposto ad eventi infortunistici generici e specifici (ad esempio le “ferite da taglio nella lavorazione delle carni o scottature nei forni o nelle lavorazioni a caldo”) ma anche a “malattie professionali proprie dei singoli comparti”. E se per la sicurezza degli alimenti è necessaria “un’idonea pulizia e manutenzione delle linee di produzione, va però detto che durante queste fasi i lavoratori possono essere esposti a sostanze pericolose, come disinfettanti, lubrificante o all’ammoniaca usata nei sistemi di refrigerazione”.

Altri aspetti riguardano ad esempio il tema delle polveri (ad esempio farina, frumento, zucchero ecc.), che “sono altamente infiammabili e possono verificarsi anche esplosioni; inoltre possono provocare problemi respiratori (asma bronchiale) e irritazione a occhi, naso, pelle”.

Significativo è poi il rischio biologico: “batteri patogeni, virus e parassiti sono tra i pericoli per la sicurezza microbiologica”.
E non bisogna poi trascurare anche i vari rischi ergonomici dovuti, ad esempio, alla movimentazione manuale dei carichi, ai movimenti ripetuti e ai rischi di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

Nel settore agroalimentare è poi ben presente il tema degli ambienti sospetti d'inquinamento o confinati.
Il progetto “Impresa Sicura” segnala infatti che le operazioni di manutenzione “possono richiedere l’accesso in cisterne, silos, vasche che si configurano come spazi confinati, in cui si possono riscontrare gas tossici, liquidi e solidi che possono riempire improvvisamente lo spazio, con conseguente carenza di ossigeno”.

L'articolo completo è disponibile qui:
http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/settori-C-4/industria-alimentare-C-20/la-salute-sicurezza-dei-lavoratori-del-settore-agroalimentare-AR-16696/

Postato il 10/10/2017 alle 14:56


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