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Infortuni nei trasporti: un settore in evoluzione
L'INAIL ha pubblicato, nel suo bollettino sull'andamento degli infortuni sul lavoro, l'analisi dei dati relativi agli infortuni sul lavoro del settore trasporti per l'anno 2000.
"Nel solo anno 2000 le autorità di polizia hanno rilevato 212.000 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 6.410 persone e oltre 300.000 hanno subito lesioni di diversa gravità. A conferma di questa situazione è la quota degli infortuni occorsi ai lavoratori del settore Trasporti su strada: 139 casi mortali nel 2000, la maggior parte dei quali avvenuti alla guida e a bordo del mezzo di trasporto (rispettivamente il 72,9% e il 12,3%), e oltre 22.000 con danno permanente".
L'analisi ha evidenziato dal 1997 una crescita costante degli infortuni indennizzati nel trasporto persone e nel trasporto merci con autoveicoli, mentre è in calo nel 2000 il numero di quelli riguardanti il trasporto merci con autocarri.
"Tra gli agenti materiali sono ovviamente i mezzi di trasporto a provocare il maggior numero di lesioni non mortali (58,8%) e mortali (87,8%); tra queste ultime particolarmente rilevante la quota relativa ad autotreni e autoarticolati (82,9%)'.
"Nel solo anno 2000 le autorità di polizia hanno rilevato 212.000 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 6.410 persone e oltre 300.000 hanno subito lesioni di diversa gravità. A conferma di questa situazione è la quota degli infortuni occorsi ai lavoratori del settore Trasporti su strada: 139 casi mortali nel 2000, la maggior parte dei quali avvenuti alla guida e a bordo del mezzo di trasporto (rispettivamente il 72,9% e il 12,3%), e oltre 22.000 con danno permanente".
L'analisi ha evidenziato dal 1997 una crescita costante degli infortuni indennizzati nel trasporto persone e nel trasporto merci con autoveicoli, mentre è in calo nel 2000 il numero di quelli riguardanti il trasporto merci con autocarri.
"Tra gli agenti materiali sono ovviamente i mezzi di trasporto a provocare il maggior numero di lesioni non mortali (58,8%) e mortali (87,8%); tra queste ultime particolarmente rilevante la quota relativa ad autotreni e autoarticolati (82,9%)'.
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