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CROLLO DI UN PONTEGGIO A PERUGIA: DUE OPERAI HANNO PERSO LA VITA

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Commercio

06/09/2005

I commercianti della zona accusano: avevamo fatto presente da tempo che la struttura "ballava"

PubblicitàDiversi testimoni hanno assistito attoniti alla tragedia: una impalcatura che traballa paurosamente, le viti che scricchiolano sotto la pressione della piattaforma. Lì sopra stanno lavorando tre operai. Un boato rompe il silenzio. Il carrello mobile a quindici metri da terra precipita sollevando un polverone e lasciando due muratori morti sul piazzale e un terzo ricoverato in ospedale in condizioni disperate.
A terra, trafitto da un palo di ferro c'è Nicola Coniglio, 36 anni, artigiano venuto dalla Calabria per trovare lavoro insieme alla moglie e ai figli. Sopra di lui Stefan Olianos, operaio rumeno di 39 anni regolare in Italia. A pochi metri Giovanni Lanza 33 anni, siciliano, respira a fatica. Cadendo è rimbalzato su un grosso pino e poi si è schiantato al suolo. Ma i rami potrebbero avergli salvato la vita.
L'ennesima tragedia sul lavoro «poteva essere una strage», mormora uno dei soccorritori. Il carrello mobile è crollato davanti all'ingresso di un bar molto frequentato. L'auto del proprietario del bar sventrata dal ponteggio crollato. «Ho sentito un gran botto», dirà poi. Gli operai, dipendenti di una ditta edile del posto, stavano spostando il ponteggio per terminare la grondaia del condominio. «Non mi avevano avvertito», spiega il direttore dei lavori, tramite la figlia, un ex assessore del comune, arrivata di corsa sul luogo dell'incidente. «Di solito il sabato non lavoravano, ma probabilmente si volevano avvantaggiare per lunedì».
Sulle cause dell'incidente stanno lavorando i tecnici della Usl, carabinieri e vigili del fuoco, arrivati insieme al sindaco della città, Renato Locchi che ha annullato il concerto in piazza in programma per sabato sera. Tra le ipotesi al vaglio di investigatori e tecnici la possibilità dell'errore umano. Ma ancora è tutto da vedere. Sembra infatti che le viti che tenevano fissate tra loro le strutture di ferro dell'impalcatura non fossero state strette con i bulloni. Salendo verso il tetto, il ponteggio avrebbe quindi ceduto. Quello che è certo è che la piattaforma ha roteato su se stessa prima di sganciarsi, colpire la facciata dell'edificio e crollare a terra, assieme agli operai. Prima di quel «boato» di cui parlano ora i testimoni. Le indagini sono in corso. Il cantiere è stato sequestrato e messo in sicurezza dai pompieri. Solo l'Asl e la magistratura metteranno la parola fine al dramma di ieri. Tra i commercianti della zona c'è chi accusa, rabbioso: «Quella struttura “ballava” da tempo. A noi non sembrava affatto sicura e l'avevamo fatto presente ai tecnici».
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