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Imparare dagli errori: quando gli incidenti avvengono nei noccioleti
Brescia, 4 Set – In diverse regioni italiane la coltivazione del nocciolo (corilicoltura) è una coltura molto importante, una coltura che avviene spesso in terreni collinari, rendendo più complicato l’utilizzo di attrezzature meccaniche ed esponendo gli operatori ad infortuni, spesso gravi e mortali, per il ribaltamento dei trattori. E possono essere significativi per la salute degli operatori gli effetti dell’utilizzo di prodotti chimici antiparassitari e concimi o, nella fase di raccolta, l’assunzione di posture incongrue o la movimentazione di carichi significativi.
Ci soffermiamo oggi, con una nuova puntata della rubrica “Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e analisi degli infortuni professionali, proprio sul tema della sicurezza dei lavoratori impegnati nelle aree di coltivazione del nocciolo con particolare riferimento agli incidenti che avvengono nell’utilizzo di trattori/trattrici all’interno di noccioleti.
Le dinamiche degli infortuni presentati sono tratte dalle schede dell’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:
- Esempi di infortuni che avvengono nei noccioleti
- Coltivazione del nocciolo: l’utilizzo delle macchine e delle trattrici
Esempi di infortuni che avvengono nei noccioleti
Il primo caso riguarda un infortunio ad un lavoratore, dipendente a tempo determinato con mansioni di trattorista.
Il lavoratore è alla guida di una trattrice cingolata.
Mentre si trova ai limiti del noccioleto la trattrice si ribalta, scivolando lungo una scarpata. L’infortunato viene sbalzato dal posto di guida e muore per lesioni da schiacciamento.
Le indagini hanno rilevato che la trattrice era “provvista di roll-bar, tenuto in posizione abbattuta, e di cinture di sicurezza conformi, non utilizzate. L’infortunato è risultato formato e abilitato ai sensi di legge”.
I fattori causali rilevati nella scheda:
- “la lavorazione avviene con il roll-bar, di cui era dotata la trattrice, tenuto in posizione abbassata”;
- “l’infortunato perde il controllo della trattrice”;
- “l'infortunato non utilizza le cinture di sicurezza di cui è dotata la trattrice”.
Il secondo caso riguarda un infortunio avvenuto in attività di espianto di un terreno da destinarsi ad ampliamento di noccioleto.
Durante lavori di pulizia di un appezzamento boschivo, un lavoratore, pensionato impegnato nell’espianto del terreno per l’ampliamento del noccioleto, sta trascinando un tronco con una trattrici gommata.
A causa del presumibile impigliamento della pianta, la trattrice si ribalta investendo l'operatore a bordo.
Anche in questo caso il sistema antiribaltamento (roll bar) “era disabilitato e l’operatore non indossava la cintura di sicurezza in dotazione”.
I fattori causali rilevati:
- l'infortunato “lavora con sistema antiribaltamento abbassato e senza uso di cinture di sicurezza”;
- “l’infortunato usa la trattrice per trascinare il tronco”;
- “il tronco che sta trascinando con la trattrice si impiglia”.
Coltivazione del nocciolo: l’utilizzo delle macchine e delle trattrici
Per raccogliere qualche informazione sulla prevenzione generale degli infortuni e sulla tutela dei lavoratori nel settore della corilicoltura, possiamo fare riferimento ad una pubblicazione Inail - realizzata dalla Direzione regionale Campania dell’Inail, dalla Confederazione Italiana Agricoltori ( CIA) di Avellino e dall’Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno ( IRFoM) – dal titolo “ La sicurezza nel settore corilicolo” (la corilicoltura è importante risorse per gli agricoltori nella regione campana ed in particolare della provincia di Avellino).
Ad esempio, il documento ricorda che nella fase di raccolta, ma come vedremo più avanti il rischio macchina è presente anche in altre fasi, i rischi principali sono quelli connessi all’uso delle macchine e delle trattrici, ovvero:
- “l’accoppiamento alla motrice;
- l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata e semiportata);
- il ribaltamento e l’impennamento;
- l’instabilità a riposo delle operatrici;
- l’impigliamento, lo schiacciamento e il taglio;
- l’elettrocuzione;
- l’inalazione dei gas di scarico prodotti dalle motrici;
- l’esposizione a rumore e vibrazioni;
- l’esposizione all’inalazione di polveri;
- l’esposizione ad agenti biologici”.
Il documento si sofferma anche sulle indicazioni sulla prevenzione relative alla fase di essiccazione e conferimento (“per essiccare le nocciole bisogna lasciarle almeno una settimana esposte al sole o utilizzando essiccatori. Nelle fasi di conferimento molte aziende concentrano le nocciole in appositi carrelli, che svuotano direttamente nelle imprese di trasformazione”).
Tra i tanti rischi presentati ci soffermiamo sul rischio macchina e in particolare sul rischio di ribaltamento (dipendente dalle macchine utilizzate, dal terreno sconnesso, dalle pendenze eccessive, …).
Queste le misure di prevenzione indicate:
- “Valutare la natura e le condizioni del terreno
- Operare in situazioni di stabilità della trattrice
- Evitare le manovre brusche e le curve strette
- Evitare, per quanto possibile, la marcia in pendenza trasversale
- Mantenere adeguate distanze da cigli e scarpate
- Effettuare la manutenzione periodica dell'intero macchinario
- Effettuare pause di riposo
- Formazione specifica per la conduzione del mezzo”.
Si riportano anche delle misure di protezione:
- “Rollbar/cabina
- Cinture di sicurezza”.
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento che riporta molte schede sulle varie fasi di lavoro con indicazioni relative alle misure di prevenzione e protezione.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede di Infor.mo. 17363 e 18658 (archivio incidenti 2002/2022).
Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:
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