Come usare in sicurezza le macchine nelle attività di pulizia?
Roma, 11 Nov – I macchinari e le attrezzature impiegati, a livello professionale, per le pulizie e la sanificazione non solo devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto o ai requisiti generali di sicurezza di cui all’allegato V del D. Lgs. 81/2008, ma devono comunque essere “tecnicamente efficienti e mantenute in perfetto stato di funzionamento e di pulizia e devono essere dotate di quegli accorgimenti ed accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore ed i terzi da eventuali infortuni”.
Inoltre le attrezzature ed i macchinari di lavoro devono essere:
- “scelti in base alla destinazione e all’operazione da svolgere;
- utilizzati in conformità alle istruzioni del fabbricante;
- utilizzati applicando correttamente le procedure di lavoro fornite dal datore di lavoro, onde ridurre al minimo il rischio di infortuni per utilizzatori e terzi;
- puliti perfettamente dopo l’uso;
- sottoposti ad adeguata manutenzione, che è opportuno sia registrata in apposite schede, su cui dovranno essere registrati tutti gli interventi ordinari e straordinari eseguiti;
- vuotati dal materiale sporco raccolto seguendo le regolamentazioni locali applicabili sul corretto smaltimento dei rifiuti, in base al livello di rischio”.
A ricordarlo e a segnalare alcuni rischi e precauzioni connesse all’uso delle attrezzature di lavoro nelle attività di pulizia è il documento Inail “ La sanificazione nel post Pandemia. La standardizzazione dei processi. Sensibilizzare le aziende ai processi di pulizia e sanificazione come prassi standard di prevenzione dagli infortuni e dalle malattie sul lavoro”.
Per tornare a parlare del rischio macchina nella pulizia e sanificazione professionale, ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- L’uso delle macchine e le operazioni di manutenzione a inizio e fine lavoro
- L’uso delle macchine e le operazioni di manutenzione specifiche
- L’uso delle macchine e le cause degli infortuni
L’uso delle macchine e le operazioni di manutenzione a inizio e fine lavoro
Se in un precedente articolo dedicato ai rischi relativi ai macchinari per la pulizia si è parlato di urti, cadute, aspetti ergonomici e vibrazioni, ci soffermiamo oggi su quanto indicato per le operazioni di manutenzione a inizio e fine lavoro a salvaguardia della sicurezza di macchine e operatori comuni a tutte le categorie di macchine.
Si indica che all’inizio del lavoro è bene:
- “Leggere attentamente le istruzioni d’uso prima di mettere in funzione la macchina. Attenersi rigorosamente a quanto indicato. Interpellare personale esperto per chiarire eventuali dubbi.
- Verificare lo stato della macchina, prestare attenzione alle parti elettriche (cavo di alimentazione e relativa spina, interruttore, fermacavo eccetera).
- Equipaggiare la macchina con gli accessori necessari per il lavoro.
- Provare la macchina, controllandone il corretto funzionamento.
- Verificare, a seconda della macchina, se fuoriescono polvere o liquidi” (“in caso di anomalie o dubbi sull’efficienza della macchina, non utilizzarla, ma informare subito i responsabili dell’azienda”).
Si segnala poi che non bisogna “collegare/scollegare mai la macchina alla/dalla presa di corrente con le mani bagnate”.
Mentre a fine lavoro:
- “Prima operazione: con le mani asciutte, scollegare la macchina della presa impugnando la spina.
- Evitare di tirare il cavo elettrico, sia per scollegare la macchina dalla spina, sia per spostarla.
- Controllare il buono stato delle parti elettriche (interruttori ed eventuali prese).
- Pulire con panno umido la parte esterna della macchina.
- Pulire con panno umido il cavo elettrico verificandone l’integrità” (“in caso di abrasioni, tagli, strappi, richiedere l’intervento di personale specializzato”).
Inoltre bisogna sempre:
- “Attenersi a quanto indicato sul libretto di istruzione, uso e manutenzione che deve accompagnare sempre la macchina.
- Fare effettuare le riparazioni da un’officina specializzata e autorizzata dal costruttore.
- Fare effettuare, anche in assenza di guasti, interventi periodici di manutenzione da un’officina specializzata e autorizzata dal costruttore.
- Fare utilizzare la macchina solo a personale addestrato.
- Non mescolare mai detergenti di tipo diverso.
- Non appoggiare mai contenitori di liquidi sulla macchina.
- Utilizzare parti di ricambio originali.
- Non lavare la macchina con getti d’acqua diretti o in pressione”.
L’uso delle macchine e le operazioni di manutenzione specifiche
Il documento si sofferma anche sulle operazioni di manutenzione ordinaria specifiche per varie tipologie di macchine.
Riprendiamo, a titolo esemplificativo, quanto indicato per la spazzatrice.
A “macchina spenta (scollegata se a cavo):
- Svuotare e sciacquare il serbatoio con abbondante acqua.
- Pulire esternamente il corpo macchina con panno umido (evitare l’utilizzo di getti d’acqua).
- Pulire i filtri d’aspirazione.
- Controllare lo stato delle spazzole.
- Evitare di raccogliere cavi, corde, reggette e qualsiasi altro oggetto che possa avvolgersi alle spazzole, danneggiandole.
- Il livello dell’elettrolito deve sempre coprire le piastre, per cui bisogna controllarne periodicamente lo stato”.
L’uso delle macchine e le cause degli infortuni
Dopo aver parlato anche delle precauzioni nell’utilizzo delle macchine per pulizia professionale semoventi con uomo a bordo, il documento si sofferma, più in generale, sulle cause di infortuni connessi all’uso delle macchine.
Ad esempio con riferimento a:
- Intossicazione: “È vietato l’utilizzo di macchine azionate da motore a combustione interna: benzina, gasolio (diesel), gas di petrolio liquido (GPL) in ambienti chiusi. Per evitare rischi di intossicazione si consiglia l’utilizzo di macchine a batteria. Il rifornimento di carburante delle macchine a motore deve essere fatto a motore spento e freddo utilizzando gli appositi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). È vietato fumare durante l’operazione di rifornimento”;
- Viabilità:
- “Ostacoli, buche, ristrettezza di spazio, angoli ciechi, scarsa illuminazione, pendenze eccessive, mancanza di cartelli segnalatori sui percorsi;
- Portata insufficiente di passerelle e rampe precorse dalle macchine;
- Scarsa aderenza delle ruote al pavimento”.
Riguardo poi agli infortuni derivanti dall’uso della macchina con conducente a bordo si parla anche di: istruzione del personale, posto di manovra, dispositivo di messa in moto, cesoiamento, stabilità, investimento e ribaltamento.
Dopo aver ricordato che la perdita di stabilità “è al primo posto come causa d' infortunio nell'uso di queste macchine, sia per spazi interni sia per spazi esterni”, sono poi analizzate le dinamiche più frequenti:
- Incidente statico: “una macchina viene travolta da un'altra macchina e si rovescia.
- Incidente in rampa o su pozzetto: a causa del superamento del bordo di una rampa o di un pozzetto, la macchina si rovescia.
- Incidente causato da fondi irregolari: durante la marcia in rettilineo o in curva, un lato della macchina finisce in un avvallamento, su asperità del fondo o affonda nel terreno e si rovescia. In curva la macchina si trova su un tratto inclinato e si rovescia.
- Incidente dovuto al carico: la macchina entra in curva troppo velocemente (con serbatoi pieni in caso di lavapavimenti o vano raccolta pieno in caso di spazzatrici) e si ribalta a causa del baricentro alto in queste condizioni di marcia. La spazzatrice dotata di scarico automatico del vano raccolta, si rovescia causa l'elevato peso dei rifiuti, durante l'operazione di sollevamento e scarico.
- Incidente dovuto alla forza centrifuga: la macchina si rovescia a causa della velocità elevata in curva, anche a serbatoi o vano raccolta vuoti.
- Incidente dovuto alla forza d'inerzia: la macchina non riesce ad arrestarsi quando si affrontano salite o discese su rampe troppo ripide.
- Incidente dovuto a fondo scivoloso: la macchina perde aderenza con il pavimento, allungando i tempi di frenata e/o modificando la traiettoria impostata”.
Si indica che in caso di ribaltamento “il conducente viene proiettato all'esterno nella direzione di caduta della macchina. Se il conducente cerca di uscire dal posto guida, viene travolto dalla macchina o colpito dalle protezioni procurandosi lesioni”.
Rimandiamo alla lettura integrale del documento che, riguardo alle macchine utilizzate nel settore delle pulizie, riporta vari dettagli e indicazioni sulla manutenzione di molte altre macchine oltre alla spazzatrice (lavasciugapavimenti, monospazzola, aspirapolvere e aspirapolvere/liquidi, battitappeto, macchina a iniezione-estrazione, idropulitrice, generatore di vapore, batteria e caricabatteria).
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Consulenza Statistico Attuariale, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza, “ La sanificazione nel post Pandemia. La standardizzazione dei processi. Sensibilizzare le aziende ai processi di pulizia e sanificazione come prassi standard di prevenzione dagli infortuni e dalle malattie sul lavoro”, a cura di di Giuseppe Bucci (Inail, CSA), Diego De Merich e Maria Rosaria Marchetti (Inail, Dimeila), Patrizia Anzidei e Giannunzio Sinardi (Inail, CTSS), Sara Veneziani e G. Ivo Vogna (Confimi Industria - Commissione ambiente e sicurezza), Stefania Verrienti e Lorenzo Di Vita (Afidamp - Aderente Finco - Confimi Industria) – Accordo Inal e Confimi Industria, edizione 2023 (formato PDF, 15.04 MB).
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