Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

28/01/2019: Giornata nazionale della protezione dei dati personali

Il 28 gennaio è stato dichiarato giornata nazionale della protezione dei dati personali in Europa: vediamo le novità.

Già da qualche tempo, il 28 gennaio rappresenta un appuntamento speciale, per tutti coloro che sono interessati alla protezione dei dati personali. Quest’anno l’appuntamento è particolarmente importante, perché due giorni prima il comitato europeo per la protezione dei dati ha portato a termine la sesta sessione plenaria, con interessanti novità.

 

Per celebrare degnamente la giornata europea della protezione dei dati, ormai codificata al 28 gennaio di ogni anno, il comitato europeo per la protezione dati personali ha tirato le somme di poco meno di un anno di attività, con un bilancio estremamente positivo, che è stato illustrato durante la sesta assemblea plenaria.

Ecco di seguito i temi principali trattati.

 

Il comitato europeo ha analizzato il rapporto che ha messo sotto controllo, per la seconda volta, le modalità di attuazione dello EU-USA privacy shield. Il comitato ha preso buona nota del fatto che gli Stati Uniti si stanno sforzando per attuare correttamente l’accordo sopra menzionato, adottando un processo di certificazione iniziale, avviando tutta una serie di ispezioni e monitoraggi, e pubblicando tutt’una serie di documenti importanti, alcuni dei declassificati da una tutela di segretezza, che hanno rappresentato passi significativi per una corretta attuazione dell’accordo. In particolare, è stato finalmente designato un Ombudsman permanente, con l’incarico di gestire tutte le lagnanze che potrebbero essere presentate da interessati europei, nei confronti di cittadini e aziende americane. Vi sono tuttavia ancora delle lacune che devono essere messe sotto controllo, ad esempio la mancanza di garanzie concrete circa la raccolta indiscriminata di dati personali di cittadini europei, come dimostrato da clamorosi titoli di stampa, di cui certamente i nostri lettori sono già al corrente. Con l’occasione, il comitato ha sottolineato il fatto che il nuovo Ombudsman deve essere dotato di poteri coercitivi realmente incisivi, perché la sua funzione di tutela dei dati personali possa essere sufficientemente credibile. Un’altra area, infine, che ha richiamato l’attenzione del comitato riguarda il fatto che i dati personali di cittadini europei, trasferiti negli Stati Uniti, potrebbero essere trasferiti verso altri paesi, senza rispettare le rigide regole garantistiche, che sono previste dal regolamento europeo.

 

Il secondo argomento preso in considerazione riguarda la Brexit, per quanto riguarda le conseguenze nei confronti della protezione dei dati. Ad oggi, è bene sottolineare il fatto che il Regno Unito ha fatto di tutto per rendere questa eventuale separazione meno traumatica, ad esempio facendo in modo che le regole in vigore nel Regno Unito possano far sì che la commissione europea conceda una decisione adeguatezza al Regno Unito, anche dopo la Brexit.

 

La commissione europea ha presentato una serie di quesiti al comitato europeo in merito alle modalità con cui è bene proteggere i dati personali, che vengono acquisiti e trattati durante test clinici. Il comitato ha espresso una opinione, che prende in particolare in esame le basi legali che permettono di svolgere dei test clinici e le modalità con cui i dati acquisiti possono essere usati a finalità scientifiche. Questa opinione verrà comunicata alla commissione europea.

 

Un altro tema che ha attirato l’attenzione del comitato riguarda l’elenco delle attività di trattamento, per le quali è obbligatorio svolgere una valutazione di impatto. In particolare, il comitato ha esaminato le proposte che provengono da due paesi dell’unione europea, vale a dire la Norvegia e Liechtenstein. Queste due opinioni seguono le altre 22 opinioni, che sono state adottate durante l’assemblea plenaria di settembre, e le altre quattro opinioni adottate durante la sessione di dicembre. L’esame congiunto di tutte queste opinioni permette di offrire un prezioso strumento di valutazione a tutti i titolari del trattamento, che possono avere dubbi in merito all’opportunità o meno di sviluppare una valutazione di impatto.

Ricordo con l’occasione che il comitato ha espresso qualche dubbio sull’elenco di trattamenti, sottoposto dalla nostra autorità Garante, che è stato ritenuto troppo restrittivo.

 

Un altro argomento che ha attirato notevole attenzione riguarda l’adozione delle linee guida finali, sugli schemi di certificazione. Queste linee guida sono state sottoposte ad inchiesta pubblica e quindi il documento risultante è oggi praticamente definitivo. Al documento è stato aggiunto un nuovo annesso ed è così in grado di offrire criteri oggettivi, che possono essere utilizzati per mettere a punto dei meccanismi di certificazione, in conformità alle indicazioni dell’articolo 42 e 43 del regolamento generale. Queste linee guida esplorano quindi gli obiettivi dello schema di certificazione. Grazie a queste linee guida, tutti i paesi membri e le autorità Garanti, nonché gli organi di accreditamento nazionale, come ad esempio in Italia Accredia, potranno riesaminare i criteri di certificazione che utilizzano, per il rilascio delle appropriate approvazioni.

 

Infine, il comitato ha preso in esame una richiesta, che è provenuta dall’autorità di supervisione australiana, in altre parole il Garante australiano, sulle modalità con cui bisogna impostare e sviluppare una notifica di violazione dei dati. In particolare, la richiesta proveniente dalla Australia faceva riferimento al fatto che fosse o meno obbligatorio pubblicare anche i nomi dei titolari coinvolti, e non solo la violazione. In altre parole, se era obbligatorio dire anche il nome del peccatore, oltre ad illustrare il peccato commesso. Il Comitato europeo ha dato quindi dei chiarimenti sulle modalità con cui le autorità di supervisione nazionale possono gestire la pubblicazione di informazioni afferenti alla violazione dei dati.

  

Ancora una volta, raccomando a tutti i lettori di seguire attentamente le attività del comitato europeo per la protezione dei dati, in quanto è ben noto che il regolamento sta attraversando una fase di attuazione  ed interpretazione, di cui titolari e responsabili del trattamento della protezione dei dati debbono essere sempre e tempestivamente al corrente.

 

Adalberto Biasiotti


09/03/2015: Formaldeide: dal 1° aprile 2015 Classificazione Cancerogeni 1B

Adeguamento del documento di valutazione dei rischi per i settori laboratori, sanità, industria, cosmetica, a quanto previsto dal titolo IX - Capo II del D.vo 81/08.


06/03/2015: Donne e infortuni sul lavoro: nel 2013 quasi 207mila denunce. Una morte su due in itinere


06/03/2015: Donna Salute e Lavoro


06/03/2015: 8 marzo - La sicurezza della donna sul lavoro


06/03/2015: Incentivi alle imprese per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro


05/03/2015: Allegato 3B: comunicazione del medico competente

Dal 1 gennaio al 31 marzo i medici competenti devono effettuare le comunicazioni relative all’allegato 3B attinenti la sorveglianza sanitaria dell’anno precedente.


05/03/2015: Guida: Bambini sicuri in casa

Il Ministero della Salute ha realizzato l'opuscolo Bambini sicuri in casa, una piccola guida per i genitori sulla sicurezza domestica del bambino.


04/03/2015: La posizione della SIMLII sulla modifica della normativa su “alcol e droga”

La posizione della società scientifica sull'atto di indirizzo teso a modificare l'attuale normativa per il controllo delle mansioni a rischio per quanto riguarda l'assunzione di “alcol e droga”


04/03/2015: Eternit: il perchè della prescrizione

Sono state depositate dalla Corte di Cassazione le motivazioni della Sentenza con cui è stato dichiarato prescritto il processo a carico dello svizzero Schmidheiny per le morti negli stabilimenti Eternit.


03/03/2015: In discussione l'aggiornamento formativo sui rischi specifici in caso di demansionamento

Un articolo di un decreto attuativo del Jobs Act si potrebbe porre in contrasto con il Decreto 81 sulla formazione al cambio di mansione.


03/03/2015: “Radio Sicura”: quando anche l’amore per il proprio lavoro può essere un fattore di rischio

La storia di Franco, proiezionista “innamorato” del cinema che, per una distrazione, perde la vista


02/03/2015: Il Milleproroghe è legge: riepilogo delle novità

Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto cosiddetto Milleproroghe, che diventa legge.


02/03/2015: SISTRI: due nuovi aggiornamenti

Nuova release dell'applicazione di movimentazione e aggiornamento sezione domande frequenti


02/03/2015: Infortuni al femminile: cadute e aggressioni tra i rischi più frequenti

Prendersi cura di chi ci cura: uno studio Anmil sugli infortuni in un settore in cui la quota delle lavoratrici è pari al 70%


27/02/2015: Seminario il 12 marzo sulla sicurezza nell’organizzazione dei grandi eventi di spettacolo

Seminario il 12 marzo sulla sicurezza nell’organizzazione dei grandi eventi di spettacolo


27/02/2015: Amianto: nuova scadenza per la messa in sicurezza delle scuole

Amianto: nuova scadenza per la messa in sicurezza delle scuole


27/02/2015: Edilizia scolastica: la scadenza del 28 febbraio 2015 per l’affidamento dei lavori

Edilizia scolastica: la scadenza del 28 febbraio 2015 per l’affidamento dei lavori


26/02/2015: Internetopoli: imparare giocando


26/02/2015: Piattaforme di Lavoro Elevabili e Drug-Test


25/02/2015: Assosegnaletica/ANIMA: una nuova squadra per il rilancio del settore


103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113