Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

07/12/2018: Gdpr e imprese extra Ue

Avviate a consultazione le Linee guida approvate dai Garanti Europei sull’ambito di applicazione

Quali società americane o asiatiche sono tenute a rispettare la normativa privacy europea? Un sito di e-commerce straniero può effettuare la profilazione di clienti italiani senza limitazioni? Se un datore di lavoro extra Ue ha assunto personale italiano o tedesco, deve applicare il Gdpr?

Queste sono alcune delle domande a cui rispondono le “linee guida sull’applicazione dell’ambito territoriale del Gdpr” approvate nel corso della quarta riunione plenaria del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), di cui fa parte anche il Garante privacy italiano.

Il testo chiarisce alcuni aspetti dell’articolo 3 del Gdpr, quello che obbliga molte imprese con sede in altri continenti, tra cui i giganti del mondo digitale, al rispetto della normativa privacy europea. Se un sito di e-commerce, ad esempio, apre a Milano un ufficio per promuovere le proprie attività commerciali, esso può essere considerato al pari di uno stabilimento europeo della società stessa. E’ tenuta ad adeguarsi alla normativa europea anche una start-up statunitense che propone “app” con servizi di geolocalizzazione a utenti che si trovano a Roma o Parigi, per offrire loro pubblicità mirata su luoghi da visitare, ristoranti e hotel. Al contrario, non è soggetta al Gdpr una banca di Taiwan che offre servizi a clienti che risiedono in quel Paese, anche se si tratta i dati di persone con cittadinanza tedesca o di un’altra nazione dell’Ue.

In considerazione del forte impatto che le linee guida possono produrre sull’attività di istituzioni e imprese - sia europee, sia straniere – con potenziali pesanti sanzioni per chi non rispettasse la normativa Ue, il Board europeo dei Garanti privacy ha sottoposto il testo a consultazione pubblica prima della sua definitiva approvazione. Ogni commento dovrà essere inviato direttamente all’indirizzo EDPB@edpb.europa.eu

entro il 18 gennaio 2019.

 

Fonte: NEWSLETTER GARANTE PRIVACY DEL 7 DICEMBRE 2018


26/02/2015: Piattaforme di Lavoro Elevabili e Drug-Test


25/02/2015: Assosegnaletica/ANIMA: una nuova squadra per il rilancio del settore


25/02/2015: 3 marzo 2015: al via le domande di finanziamento per il bando ISI


24/02/2015: La sicurezza dei pedoni: un manuale sulla sicurezza stradale


24/02/2015: La sicurezza e la tutela sul lavoro delle donne che operano nel campo dell’assistenza sanitaria


23/02/2015: Sentenza Eternit, depositate le motivazioni: il processo già prescritto prima di iniziare


23/02/2015: Al lavoro in bici: è un’avventura?


23/02/2015: Seminario gratuito sulla formazione efficace il 27


20/02/2015: In cinque anni quasi dimezzati gli infortuni sul lavoro nelle costruzioni


20/02/2015: Casa Sicura 2015: salute e sicurezza di colf e badanti


20/02/2015: Linee di indirizzo per valutare l’attività dei medici competenti


19/02/2015: Attività di vigilanza: conformità di formazione e valutazione del rischio


18/02/2015: INAIL: linee di indirizzo per un SGSL per il settore Gomma Plastica


18/02/2015: Firmato accordo contro mobbing e molestie sessuali


18/02/2015: Indagine europea sui rischi nuovi ed emergenti delle imprese: seconda edizione


17/02/2015: UNI: cosa sta facendo la normazione nazionale per la sicurezza?


17/02/2015: Linee di indirizzo per collaborazione alla valutazione dei rischi


17/02/2015: Revisione della Direttiva DPI: cosa cambia, cosa rimane inalterato


16/02/2015: REACH: entro il 18 febbraio puoi rivolgerti all'ECHA per informazioni sulle domande di autorizzazione


16/02/2015: Cadute dall’alto: una nuova circolare sui dispositivi di ancoraggio


104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114