Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

26/02/2020: Coronavirus e mascherine filtranti, come proteggersi dal rischio contagio?

A colloquio con Claudio Galbiati e Alberto Spasciani, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria

L’emergenza del Coronavirus ha investito l’Italia negli ultimi giorni e, con essa, la corsa alle mascherine filtranti e ai DPI, Dispositivi di Protezione Individuale per proteggersi dal rischio contagio, ha subito una notevole accelerazione.

La Sezione Safety di Assosistema rappresenta in Confindustria i maggiori produttori e distributori di DPI. Abbiamo intervistato il Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria, Claudio Galbiati, e il Vicepresidente Alberto Spasciani sull’efficacia e necessità delle mascherine filtranti nei riguardi della protezione dal COVID-19.

 

Presidente Galbiati, come identifichiamo sul mercato le maschere filtranti DPI?

Faccio una breve premessa: tutti i DPI sono regolamentati a livello europeo dal Regolamento UE 2016/425 che abroga e sostituisce la precedente Direttiva 89/686/CEE. Tale Regolamento richiede, in termini generici, che ogni prodotto rispetti dei “requisiti essenziali di salute e di sicurezza e delle procedure di valutazione della conformità”. Per agevolare il fabbricante in questa richiesta, il Comitato Europeo di Normazione (CEN) emana delle norme tecniche EN specifiche per i vari DPI, all’interno delle quali vengono individuati dei requisiti, il cui soddisfacimento comporta una rispondenza ai “requisiti essenziali di salute e sicurezza”. La valutazione di conformità, ottenuta applicando quanto prescritto dalla norma, porta all’apposizione del marchio CE, senza il quale non è permessa la commercializzazione di alcun DPI.

Come primo elemento, dunque, i DPI in commercio, di qualunque tipo o categoria essi siano, devono presentare la marcatura CE. Passando, invece, alle norme tecniche, nel campo della protezione delle vie respiratorie ne vengono applicate, a seconda della tipologia di prodotto, circa una quarantina. Nel caso specifico, il tipo di maschere filtranti, richieste per evitare il contagio da Coronavirus, sono regolate dalla norma EN 149. Tale norma, a seconda dell’efficienza filtrante, classifica le maschere in FFP1, FFP2, FFP3, dove FF significa Facciale Filtrante. Quando si acquista il prodotto, dunque, su di esso o sulla sua confezione deve essere presente il riferimento a questo standard.

Bisogna fare attenzione in fase di acquisto, dato che a volte, specie nei grandi centri commerciali, ci si può imbattere in mascherine non classificate e prive di marcatura, la cui efficacia protettiva risulta quanto meno dubbia. Questo tipo di prodotti, non sono DPI!

 

Qual è la differenza con le maschere che si configurano come Dispositivo Medico?

Tralasciando i tecnicismi e le diverse normative a cui rispondono i Dispositivi Medici, le mascherine Medicali svolgono una differente funzione rispetto al DPI. Esse hanno come caratteristica quella di proteggere non il portatore ma il paziente sul tavolo operatorio dalla possibile contaminazione che può essere veicolata dagli operatori sanitari. Queste mascherine, le cui caratteristiche e performance sono molto inferiori alle citate FFP2 o FFP3 possono, quindi, evitare che il portatore diffonda il contagio, ma non proteggono lo stesso adeguatamente dal contagio di provenienza altrui.

 

Vice Presidente Spasciani, il Presidente Galbiati ha fatto riferimento all’efficienza filtrante. Nel caso del Coronavirus, quale grado di protezione è consigliato?

Le mascherine consigliate sono di classe FFP2 o FFP3 che hanno una efficienza filtrante del 92% e 98% rispettivamente. Le FFP1 con il 78% di efficienza sono insufficienti per il caso attuale. Nella versione della norma in italiano esse vengono chiamate semplicemente “Antipolvere” ma in effetti dovrebbero essere chiamate “Antiparticelle” in quanto filtrano anche sostanze aerodisperse sia solide che liquide, lontane dal comune concetto di polvere.

E’ necessario sottolineare, però, che la protezione delle FFP viene garantita solo e soltanto se queste sono bene adattate al viso e se questo è privo di barba. Spesso nell’indossarle bisogna adattare il “nasino” deformabile alla propria conformazione facciale e leggere attentamente le istruzioni per l’uso che, come disposto dal Regolamento UE 425/2016, devono accompagnare il prodotto e devono essere scritte nella lingua del Paese nel quale il dispositivo viene venduto.

Capelli o la presenza eventuale di occhiali non debbono interferire con la tenuta sul viso.

 

Negli articoli e nelle immagini di questi giorni vengono spesso riportate immagini e fotografie di mascherine monouso con quelli che impropriamente vengono chiamati “filtri”…

Esatto. Non si tratta assolutamente di un filtro e non serve a proteggere di più o di meno, ma di una valvola, ovvero di un dispositivo che aprendosi o chiudendosi con l’atto respiratorio permette una più confortevole respirazione e riduce il riscaldamento dell’elemento filtrante dovuto al calore del fiato.

 

La presenza di una valvola intacca l’efficienza della maschera?

L’efficienza del dispositivo non cambia assolutamente, sempre che si tratti come sopra spiegato di un dispositivo a norma EN 149 con valida marcatura CE seguita dal numero dell’Organismo di Controllo che ne autorizza la commercializzazione.

 

Oltre ai facciali filtranti monouso, sono presenti alternative per la protezione delle vie respiratorie sul mercato?

Esistono maschere in elastomeri o tecnopolimeri dotate di filtro sostituibile P2 o P3 regolamentate dalla EN 140 e EN 143. L’efficienza filtrante di questi dispositivi è analoga a quelli di cui sopra con il vantaggio di un più agevole adattamento al viso in quanto preconformate anatomicamente e a volte disponibili in più taglie. Questo tipo di facciale può costituire una valida alternativa.

 

Quando è necessario ricorrere ai Dispositivi di Protezione Individuale?

Sono sicuramente necessari per coloro i quali devono avvicinarsi a persone malate o infette per proteggersi e in questo caso oltre alle maschere sarà necessario ricorrere ad opportune protezioni, non solo per le vie respiratorie, ma per l’intero corpo ricorrendo a tute, occhiali e guanti contro il rischio biologico. Possono essere utili se portate come mezzo di prevenzione in ambienti affollati dove si presume possa esservi qualche infetto a pochi metri. Il contagio infatti “viaggia” veicolato dalle goccioline che noi naturalmente emaniamo col respiro e ancor più con un eventuale starnuto.

Sono, invece, assolutamente inutili se ci si trova in luoghi non affollati, o nei quali siano presenti soggetti non sospetti di contagio. E’ importante sottolineare questo aspetto dato che la “corsa alla mascherina” altro non fa che svuotare i magazzini lasciando chi ne ha veramente bisogno senza mezzo protettivo.

 

Infografica – Maschere di protezione

 

Fonte: Assosistema


22/03/2017: Gas tossici: revisione delle patenti

Revisione delle patenti di abilitazione per l'impiego dei gas tossici rilasciate o revisionate nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2012


21/03/2017: Il sistema di monitoraggio per l’identificazione delle neoplasie a bassa frazione eziologica

In tema di tutela della salute e benessere dei lavoratori negli ambienti di vita e di lavoro ai fini della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.


20/03/2017: MALPROF 2011-2012

La rilevazione delle malattie professionali, secondo il modello MALPROF.


17/03/2017: Accordo attuativo tra Inail e Patronati Inca Cgil, Inas Cisl e Ital Uil

Accordo attuativo per la collaborazione tra Inail e Patronati finalizzata alla promozione di un'azione informativa/formativa e di sensibilizzazione in materia di sicurezza, prevenzione e tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro.


16/03/2017: Patentino e corsi per macchine agricole: rinvio a dicembre

Con l'approvazione definitiva del decreto "milleproroghe".


15/03/2017: Verifiche periodiche: ricostituita la Commissione

La Commissione resterà in carica per un triennio.


15/03/2017: Lavori sotto tensione: ricostituita la Commissione

La Commissione resterà in carica per un triennio


14/03/2017: Convegno: Industria 4.0. Sicurezza & Innovazione tecnologica

Un seminario a Roma - Lunedì 20 marzo 2017.


13/03/2017: Infortuni e malattie professionali delle lavoratrici in provincia di Bergamo

In occasione dell’8 marzo è stato realizzato dall’Inail un documento che estrae alcuni dati concernenti il fenomeno infortunistico e tecnopatico “al femminile” della provincia di Bergamo.


10/03/2017: Una lettera con proposte sulla modifica della direttiva Cancerogeni

CGIL, CISL e UIL hanno inviato una lettera ai parlamentari europei italiani con proposte sulla modifica della direttiva Cancerogeni


10/03/2017: Albo Nazionale Gestori Ambientali: nuovo modello d'iscrizione

Emanata dal Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali la nuova modulistica necessaria per l'iscrizione e l'autocertificazione per il rinnovo dell'iscrizione, con procedura ordinaria, nelle categorie 1, 4, 5, 8, 9 e 10.


09/03/2017: Incidenti rilevanti e Seveso III: nuove risposte ai quesiti

Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato le nuove riposte ai quesiti all’applicazione del decreto legislativo 105/2015, di recepimento della direttiva 2012/18/UE “Seveso III”.


08/03/2017: Lavoro domestico e lavoro femminile: un focus e un concorso

L’Anmil ha realizzato un focus giuridico-statistico sul mondo del lavoro femminile e lancia un Concorso nazionale di poesia intitolato “Lavoro insicuro: riflessi negli sguardi delle donne”.


07/03/2017: Convegno a Vicenza sugli errori che portano al rinvio a giudizio

Il 24 marzo 2017 si terrà a Vicenza il convegno dal titolo “Infortunio. I tre errori più gravi che portano al rinvio a giudizio”.


06/03/2017: Oira: sito rinnovato per la valutazione interattiva dei rischi online

Sito web della valutazione interattiva dei rischi online - rinnovato per il 2017!


06/03/2017: OiRA, un software europeo per la sicurezza sul lavoro

Un applicativo funzionale per agevolare le imprese nella gestione, nella valutazione e nella riduzione dei livelli di rischio


03/03/2017: Prorogato l’obbligo dell’abilitazione all’uso di macchine agricole

La conversione del decreto milleproroghe ha introdotto un nuovo differimento dell’entrata in vigore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole.


02/03/2017: Infor.MO, Approfondimento delle dinamiche, dei fattori di rischio e delle cause

la collana “Il sistema di sorveglianza Infor.MO degli infortuni mortali e gravi: schede informative”


01/03/2017: Seminario valutazione dei rischi e caratteristiche soggettive

Il 22 marzo a Milano. Ingresso gratuito, iscrizione obbligatoria.


28/02/2017: Criteri per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti

Il Decreto n. 264 del 13 ottobre 2016 in vigore dal 2 marzo 2017.


69.5 70.5 71.5 72.5 73.5 74.5 75.5 76.5 77.5 78.5 79.5