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15/12/2015: Banche in coda per il nuovo dominio web .bank

Non è solo per una moda che le banche di tutto il mondo si affollano per acquisire questo nuovo dominio. Ad esso sono legati importanti risvolti di sicurezza informatica

Sono più di 500 le banche europee, dopo quelle americane, che hanno richiesto il rilascio di un nuovo indirizzo Web, messo a disposizione dagli enti regolatori americani nel giugno del 2015.
Ricordo ai lettori che  solo negli anni recenti ICANN – Internet Corporation for Assigned Names and Numbers - ha acconsentito alle aziende di ottenere dei domini Web con nomi specifici, chiamati TLD – top level domain-  come alternative ai più tradizionali siti Web .com, .eu,  .it e simili.
La ragione non è riconducibile solo a una questione commerciale, ma a ben più profondi risvolti di sicurezza informatica.
Il rilascio di questi particolari domini è condizionato al superamento di un percorso di controllo, articolato in ben 31 passi. La banca che desidera ottenere questo dominio deve presentare una completa documentazione che viene accuratamente controllata. Solo dopo questi accurati controlli il dominio viene rilasciato e quindi si evita che esso possa essere illegalmente acquisito da criminali informatici, che desiderano impersonare il sito della banca. In due parole, questo dominio si può ottenere solo se è davvero gestito da una banca!
Ormai leggiamo quasi quotidianamente nella cronaca specializzata di frodi informatiche, che vengono perpetrate grazie alla creazione di siti Web che hanno tutta l’apparenza di un vero e proprio sito bancario.
Se la banca però acquisisce questa specifica categoria di domini, nessun criminale potrà utilizzare abusivamente lo stesso dominio.
Ad oggi, negli Stati Uniti già 4000 banche si sono registrate e quelle europee sono già in fila. Prepariamoci a veder nascere a brevissimo termine una nuova configurazione dei siti Web delle banche italiane!
 
Adalberto Biasiotti

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