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29/09/2017: Amianto naturale: il rischio delle pietre verdi calabresi

Gli affioramenti ofiolitici presenti nella regione Calabria possono costituire un potenziale rischio per la salute umana

Disponibile sul sito INAIL il factsheet "AMIANTO NATURALE: LE PIETRE VERDI CALABRESI" che intende rendere edotta la popolazione e i lavoratori che vivono nel territorio calabrese sui rischi a cui sono soggetti per la presenza di affioramenti naturali e di cave di pietra verde. Gli ofioliti possono costituire una sorgente di esposizione a fibre di amianto nell’ambiente circostante. Vengono fornite indicazioni operative per la prevenzione e la gestione del rischio in presenza di amianto naturale evidenziando le attività lavorative che risultano più pericolose, come l’estrazione del materiale e la lavorazione dello stesso.

 

QUALI ATTIVITÀ LAVORATIVE POSSONO ESSERE CONSIDERATE RISCHIOSE?

Le attività lavorative da considerare rischiose sono l’estrazione del materiale e la sua lavorazione, processi che sono suscettibili di esporre a fibre di amianto il personale addetto. Tuttavia, il problema delle pietre verdi non è limitato soltanto a tali attività. La presenza delle cave in disuso (spesso sfruttate in modo illecito) e gli affioramenti naturali in prossimità dei centri abitati possono costituire una sorgente di diffusione di fibre di amianto nell’ambiente circostante anche in seguito a perforazioni e movimentazione del terreno; di conseguenza, anche attività quali edilizia, agricoltura, realizzazione di strade e gallerie possono costituire rischio per gli operatori addetti, spesso inconsapevoli del pericolo, e per la popolazione. Non meno importante, specie dal punto di vista economico, è lo sfruttamento della pietra verde di Delianuova (RC) per la realizzazione, a livello artigianale, di elementi decorativi e gioielli.

 

Amianto naturale: le pietre verdi calabresi(.pdf - 676 kb)

Fonte: INAIL

 


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