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10/02/2015: Amianto, il pericolo corre anche nelle tubature dell’acqua

Che l’amianto sia un materiale fortemente dannoso per l’uomo questo si sa da tempo e si cerca di fare il possibile per diminuirne gli effetti con le bonifiche delle zone esposte: dopo la vergognosa sentenza del processo Eternit, istituzioni ed enti associativi hanno cominciato una battaglia che dovrà migliorare la qualità della nostra vita e soprattutto quella dei nostri figli. Ma l’amianto non fa male solo con le sue polveri sottili e quindi per coloro che lo inalano contraendo il mesotelioma pleurico, tumore che divampa dopo molti anni dall’esposizione diretta. Esistono prove concrete per poter dire che il minerale può colpire anche in altro modo l’essere umano, comportando quindi altri tipi di tumori al fisico, non solo quello pleurico ma attaccando anche faringe e stomaco. Molte delle tubature degli acquedotti dei grandi centri italiani infatti sono costruiti con l’amianto e quindi il rischio è che l’amianto possa essere ingerito insieme all’acqua. Questo allarme è stato lanciato alcuni mesi fa dall’Associazione Orfeonica di Bologna con il video “H2A - L’amianto nell’acquedotto”, in cui si facevano presenti le condizioni del trasporto dell’acqua nel capoluogo emiliano-romagnolo: a quanto pare infatti, 1800 km tubature della città sono costruite in cemento amianto. La denuncia poi portata avanti anche dal Movimento 5 Stelle, che attraverso una richiesta di un’istruttoria pubblica e un inevitabile piano di bonifica, non vuole allarmare ma invitare tutti alla massima precauzione e attenzione nei confronti di un fenomeno ancora troppo sottovalutato. Secondo un rapporto dell’IARC, il minerale una volta ingerito è pericoloso quanto quello inalato. Test sui topi hanno chiaramente dimostrato che l’ingerimento dell’asbesto porterebbe delle conseguenze drammatiche. 
 
 
Fonte: ANMIL

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