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La sicurezza delle attività subacquee scientifiche

La sicurezza delle attività subacquee scientifiche
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

08/05/2014

Il 25 marzo 2014 si è tenuto il convegno di presentazione delle Buone prassi per lo svolgimento in sicurezza delle attività subacquee di ISPRA e delle Agenzie Ambientali. L’importanza delle buone prassi e gli interventi al convegno.

Si è tenuto a Genova, il 25 marzo scorso, il Convegno di presentazione delle Buone prassi per lo svolgimento in sicurezza delle attività subacquee di ISPRA e delle Agenzie Ambientali.
Organizzato da  ARPA Liguria con la collaborazione dell’Acquario di Genova, il convegno ha impegnato per l’intera giornata esperti e organizzazioni interne ed esterne al Sistema delle Agenzie di Protezione Ambientale in una importante discussione sul documento elaborato dal Centro Interagenziale Igiene e Sicurezza sul Lavoro di ISPRA e  validato dalla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro ai sensi dell’art. 6, comma 8, lettera d) del D.lgs. 81/08. 

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L’iniziativa è stata aperta dal saluto di Claudia Gili, Direttore Scientifico Acquario di Genova e da quello del Direttore INAIL della Liguria Alessandra Lanza e dall’intervento del Direttore Generale di ARPA Liguria Roberto Giovanetti, il quale ha richiamato l’attenzione su un prodotto tecnico scientifico che non ha eguali nel panorama nazionale della prevenzione in materia e che sarà un utile indirizzo per tutto il Sistema delle Agenzie costiere e per ISPRA nell’organizzazione e promozione delle attività di monitoraggio ambientale del mare.
 
All’intervento del DG di ARPAL, ha fatto seguito quello di Massimiliano Albertazzi, coordinatore del Tavolo di Lavoro composto da RSPP, ASPP, dirigenti e tecnici delle Agenzie ambientali di Toscana, Emilia Romagna, Campania, Marche, Sicilia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, che ha illustrato i contenuti delle Buone Prassi valorizzando il contesto di supporti istituzionali coordinato da Contarp INAIL che ha visto protagonisti il Sistema Agenziale, ISPRA, AIOSS, ISSD, CIR, AiFOS, condiviso con le associazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, nella loro elaborazione.
 
Successivamente alla presentazione, si sono susseguiti numerosi interventi di esperti che hanno arricchito e notevolmente implementato lo scenario tecnico operativo attraversato dalle buone prassi.
 
Ha iniziato Gabriella Mancini di Contarp INAIL che ha sottolineato le fasi salienti del percorso che ha portato alla redazione delle buone prassi sottolineando come la validazione sia avvenuta a seguito di specifiche e puntuali valutazioni e test effettuati sul campo sia in termini di attività tecnico amministrativa che in immersione.
 
Due sono stati i casi studio illustrati e presi a modello nel Convegno: quello relativo alle esperienze di ARPAT con le relazioni del RSPP Stefano Gini e del Responsabile del Settore Biodiversità Marina Fabrizio Serena e quello di ARPA EMR illustrato dalla Responsabile Struttura Tematica Oceanografica Daphne Carla Ferrari.
 
A seguire gli interventi di:
- Cinzia Frascheri, sindacalista, storica e stimata espressione della sicurezza nel mondo del lavoro, che ha ricordato come l’applicazione delle buone prassi rientri a pieno titolo fra gli obblighi di un datore di lavoro ai sensi dell’art. 2087 del Codice Civile;
- Pasquale Longobardi del centro Iperbarico di Ravenna che ha relazionato sugli aspetti di sorveglianza sanitaria specialistica per gli operatori scientifici subacquei;
- Massimo Ponti che ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di una legislazione specifica per le attività subacquee scientifiche e ha ricordato come il riconoscimento da parte del Ministero del lavoro delle Buone Prassi sia un passo significativo verso la normazione del settore.
 
Nel pomeriggio i lavori sono ripresi con:
- l’interessante contributo del Direttore Regionale dell’INAIL della Toscana Bruno Adinolfi che ha sollevato il problema di una adeguata e corretta gestione della sicurezza attraverso la programmazione e la progettazione della prevenzione. In questo senso, destando un qualche stupore in platea, ma anche un diffuso consenso, ha richiamato la questione dei ritardi sulla preparazione dell’Expo 2015 come emblematica delle possibili evidenze emergenziali connesse;
- l’intervento di Massimo Ponti che, trattando di formazione, ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di una legislazione specifica per le attività subacquee scientifiche e ha ricordato come il riconoscimento da parte del Ministero del lavoro delle Buone Prassi sia un passo significativo verso la normazione del settore;
- l’intervento del Tenente di Vascello della capitaneria di porto di Genova che ha raffrontato le buone prassi per l’attività subacquea scientifica con le procedure che regolano le immersioni militari.
 
 
 
 
 

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