Fatture truffa

Nelle pagine di cronaca dei quotidiani, è frequente incorrere in notizie riguardanti truffe; dai falsi ispettori del Ministero delle finanze che muniti di lettere personalizzate con tanto di timbro (contraffatto) richiedevano ai destinatari il pagamento di 650 euro per una fantomatica ‘’multa’’, ai falsi operai del gas che, con la scusa di leggere i contatori, raggirano persone anziane.

Ma a destare scalpore, forse perché di nuova ‘’generazione’’, sono in particolare le truffe, realizzate o tentate, tramite strumenti reperiti in Internet.
L’allarme sulle truffe ‘’emergenti’’ è stato lanciato da un noto quotidiano di informatica, su segnalazione di alcuni suoi lettori.

Alcuni gestori si siti web si sono visti recapitare, via posta tradizionale, documenti (tipo fatture) da società asiatiche che richiedevano il pagamento di un servizio on line in realtà mai richiesto né ottenuto.
In alcuni casi le cifre richieste superano gli 800 euro.

A quanto afferma il quotidiano, i dati dei destinatari sarebbero reperiti dallo WHOIS, lo strumento che permette di controllare on line se un dominio è già registrato e chi lo ha registrato.