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SGSSL: norma BS OHSAS 18001:07, documentazione e controllo operativo

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

17/12/2013

Un documento si sofferma sui cardini di un sistema di gestione della salute e sicurezza: valutazione, pianificazione e controllo. La norma BS OHSAS 18001:07, la documentazione necessaria, il controllo operativo e le attività di monitoraggio.

 
Roma, 17 Dic – Aspetti come la valutazione, la pianificazione e il controllo costituiscono elementi molto importanti di un sistema di gestione della salute e sicurezza e consentono di avere esatta conoscenza dei compiti affidati e delle relative responsabilità.
 
Ad affrontare in questi termini la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è un documento, prodotto nel 2010, da Valoritalia, società che si occupa di attività di controllo sui vini, su autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e si propone come Organismo di Certificazione volontaria.
 
Il documento, inserito nei Quaderni Valoritalia, ha come titolo “La gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro” e parte dalla constatazione che il D. Lgs. 81/2008 ha rafforzato l’importanza di adottare ed attuare modelli organizzativi o Sistemi di Gestione nel campo della gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, anche perché “uno dei rischi non espressamente citati ma ben presente nel legislatore è quello della ‘disorganizzazione’”.
All’art. 30 comma 5 del Testo Unico si indica che i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee Guida UNI-INAIL del 28 settembre 2001 “o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti”.


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Nel mondo il principale riferimento esistente a livello di gestione della sicurezza è infatti la norma BS OHSAS 18001:07, “la cui applicazione permette un approccio sistemico alla gestione della sicurezza del lavoro e della tutela della salute”. Infatti la norma “definisce come sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSSL) quella parte del sistema di gestione di un’organizzazione utilizzato per sviluppare ed implementare la sua politica e la gestione dei rischi relativi alla salute e sicurezza sul lavoro”. E ovviamente un Sistema di Gestione “include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione (compresi, ad esempio, la valutazione dei rischi e la definizione degli obiettivi), le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse”.
 
L’estensione della sua applicazione dipende ovviamente “dalla politica dell’organizzazione, dalla natura delle sue attività e dei suoi rischi e dalla complessità delle sue operazioni” ed è comunque applicabile a qualunque Organizzazione che voglia:
- stabilire un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro “per eliminare o minimizzare i rischi per il personale e per le altre parti interessate che potrebbero essere esposte ai pericoli per la salute e la sicurezza associati con le proprie attività;
- implementare, mantenere e migliorare continuamente un SGSSL;
- assicurare se stessa della conformità alla politica sulla Sicurezza e sui Luoghi di Lavoro stabilita;
- dimostrare la conformità del proprio SGSSL con lo standard BS OHSAS (anche ai fini di una eventuale richiesta di certificazione).
E i contenuti e la durata delle varie fasi sopradescritte “possono essere più o meno complessi in funzione di: dimensione, natura, attività e relativa complessità organizzativa; significatività dei pericoli e rischi presenti, potenziali o residui; soggetti potenzialmente esposti”.
 
Ricordiamo che la documentazione del SGSSL deve comprendere:
a) “politica e obiettivi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) la descrizione del campo di applicazione del SGSSL;
c) la descrizione degli elementi principali del SGSSL e delle loro interazioni e i riferimenti ai documenti correlati;
d) i documenti, incluse le registrazioni, richiesti dallo standard OHSAS;
e) i documenti, incluse le registrazioni, stabiliti dall’Organizzazione che sono necessari per assicurare l’effettiva pianificazione, funzionamento e controllo dei processi che sono correlati alla gestione dei propri rischi SSL”.
È importante inoltre che la documentazione “sia proporzionale al livello di complessità, dei pericoli e dei rischi correlati e che sia tenuta sempre ad un livello minimo che garantisca efficacia ed efficienza del sistema di gestione”.
 
Rimandandovi alla lettura integrale del Quaderno di Valoritalia - si sofferma anche sui dettagli del sistema documentale secondo la BS OHSAS 18001:07, sul campo di applicazione, sui rischi elettivi della mansione, sulla valutazione, sulla gestione di macchine, apparecchiature e impianti, ...  – ci soffermiamo brevemente sul controllo operativo.
 
Infatti “l’identificazione dei requisiti legali applicabili all’azienda e la valutazione dei rischi sul lavoro forniscono indicazioni sulle attività dell’azienda che necessitano di regolazione. È buona norma che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, in collaborazione con il sistemista aziendale (es. responsabile qualità, responsabile ambiente), definisca il sistema di regolazione necessario e predisponga opportune procedure o istruzioni operative corredandole della documentazione necessaria quali specifiche o registrazioni. Procedure e istruzioni operative sono predisposte coinvolgendo possibilmente i caporeparti e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza”. Una tabella riporta alcune attività da sottoporre a regolazione in relazione ai possibili rischi e alle aree aziendali interessate.
 
Inoltre il documento sottolinea che il monitoraggio costituisce una fase fondamentale del sistema “perché consente ad ogni lavoratore, prima di ogni altro, di tenere sotto controllo la propria attività, riscontrando eventuali anomalie rispetto agli standard di processo in termini di SSL. Le modalità di monitoraggio dovrebbero essere contenute in procedure o istruzioni operative aziendali, nelle quali sono riportate in modo chiaro quali siano le operazioni o prescrizioni da sorvegliare, quali metodi si debbano adottare per la sorveglianza, chi ne abbia la responsabilità del controllo, la frequenza di effettuazione del controllo e le modalità di registrazione e conservazione della documentazione”.
 
Concludiamo ricordando alcune delle principali attività di monitoraggio affrontate nel quaderno:
- la manutenzione e le verifiche di macchine, attrezzature, ed impianti;
- la sorveglianza sanitaria;
- la sorveglianza degli appaltatori.
 
 
Valoritalia, “ La gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro”, Quaderni Valoritalia, Edizione 2010 (formato PDF, 607 kB).
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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