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Una rete europea per valorizzare la qualificazione dei formatori

Una rete europea per valorizzare la qualificazione dei formatori
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Formatori

07/10/2016

Per migliorare la qualità della formazione materia di sicurezza la Commissione Europea supporta il progetto ENETOSH, la rete europea di educazione e formazione alla salute e sicurezza sul lavoro. Gli standard di competenza per i formatori.


Roma, 7 Ott – Nell’Unione Europea è aumentata l’attenzione alla prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro e alla formazione dei lavoratori con la Comunicazione della Commissione europea sul quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro (2014 – 2020) e con una Risoluzione del Consiglio che invita ad un una maggiore qualità e efficacia della formazione degli adulti…

 

Ricordiamo tuttavia che in ambito europeo è da diversi anni che la qualità della formazione alla salute e sicurezza è stimolata da una specifica rete europea: il progetto ENETOSH (European network education and training in occupational safety and health - Rete europea di educazione e formazione alla salute e sicurezza sul lavoro).



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Del progetto ENETOSH si parla in una recente pubblicazione, realizzata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale dell’ Inail, dal titolo “ La qualificazione del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro tra idealizzazione e valutazione”. Una pubblicazione che il nostro giornale ha già presentato anche in relazione ai risultati della ricerca realizzata dall’Inail in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo che ha permesso di identificare aree di competenza e indicatori per la valutazione della qualità di un formatore alla SSL.

 

Analizziamo oggi il progetto ENETOSH, una vera e propria “rete europea per la formazione iniziale e continua nell’ambito della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro”, e dunque un’ulteriore sostegno europeo per la valorizzazione della qualificazione dei formatori alla SSL.

 

L’idea di partenza della rete – supportata dalla Commissione europea fin dal 2005: ad oggi ne fanno parte 36 partner di 16 paesi europei compresa l’Italia - è che la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro “debbano essere parte integrante dell’apprendimento durante tutta la vita: dalla scuola dell’infanzia all’università fino alla formazione professionale continua”.

Ed infatti le attività della rete ENETOSH sono “orientate a promuovere:

- la qualità congiunta dell’istruzione e della formazione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro a livello europeo;

- l’ottimale integrazione della salute e sicurezza sul lavoro nel sistema di istruzione;

- la condivisione attiva delle conoscenze tra esperti nel campo della formazione e della salute e sicurezza sul lavoro”.

 

In particolare la piattaforma – raggiungibile all’indirizzo www.enetosh.net - raccoglie gli “esempi di buone prassi per la formazione iniziale e continua (oltre 400 esempi di buone prassi provenienti dall’Europa e dal resto del mondo), idee e metodi innovativi, forum di esperti del settore dell’istruzione e della formazione su salute e sicurezza sul lavoro, collegamenti di rete, temi di attualità, istruzione on line, eventi e altro. Si esplicano così le aree di intervento congiunto di esperti in materia e esperti della formazione nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria, formazione universitaria e formazione permanente secondo l’approccio del life long learning”.

 

Il documento Inail ricorda che le fasi operative seguite nel progetto hanno riguardato:

- “’analisi dei cambiamenti del mondo del lavoro e l’impatto sull’educazione e sulla formazione in materia di sicurezza e salute;

- la ricognizione di buone pratiche a livello nazionale ed europeo relativamente all’integrazione della salute e della sicurezza sul lavoro nel sistema educativo;

- lo sviluppo di criteri per l’analisi degli esempi di buone pratiche, attraverso il coinvolgimento di diversi gruppi di esperti appartenenti al mondo scolastico e professionale;

- l’analisi e la valutazione delle buone pratiche;

- la selezione dei modelli migliori, la raccolta di materiale aggiuntivo e relativa traduzione nella lingua inglese;

- la creazione di un portale per la condivisione e la consultazione delle buone pratiche e la documentazione raccolta”.

E per raggiungere questi difficili obiettivi non solo sono stati raccolti moltissimi esempi di buone pratiche, ma è stato elaborato un vero e proprio “standard di qualità per i formatori e gli istruttori nell’ambito della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. La particolarità di questo standard consiste nel fatto che racchiude sia le capacità formative del formatore, sia le conoscenze nell’ambito della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro”.

Questo standard – consultabile tramite questo link - descrive in particolare i requisiti di cui deve “disporre un formatore/istruttore nell’ambito della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Per elaborare lo standard ENETOSH sono state descritte situazioni concrete sul luogo di lavoro e il comportamento che un formatore dovrebbe tenere in tali situazioni”.

 

Lo standard - riconosciuto da 14 diverse istituzioni di 10 paesi europei e “destinato ad assicurare la qualità di istruttori e formatori in Europa” - riguarda i seguenti “ambiti di competenza: formazione del formatore, sicurezza e salute sul lavoro, promozione della salute sul lavoro, gestione della SSL. Per ciascuna area di competenza sono state individuate le conoscenze necessarie, intese sia come conoscenze scientifiche che come conoscenze acquisite in base ad esperienze fatte, a cui corrispondono un pool di capacità descritte, comportamenti agiti e valutabili in aula”.

 

Inoltre – continua il documento Inail – sono state elaborate “check list dettagliate per ciascuna area di competenza (o comportamento manifestato); tali check list sono utili per valutare il livello di preparazione professionale dei formatori, le aree forti di competenza, ma anche quelle più deboli. Vengono quindi fornite indicazioni circa le competenze da sviluppare ai fini di un profilo professionale completo”.

La scala di giudizi e il corrispondente quadro di valutazione si definisce come “meta-quadro in quanto si propone come strumento comune di riferimento per facilitare la lettura e la comparazione delle diverse qualificazioni esistenti negli Stati membri dell’Unione europea”. 

In particolare si esplica in “otto livelli di riferimento a cui vanno riferiti tutti i livelli di qualificazione continua e permanente (life long learning). In altri termini, vengono considerati i titoli e le certificazioni del sistema educativo e formativo formale (dalla scolarità di base obbligatoria alla formazione specifica continua post universitaria) e le qualificazioni acquisite in contesti non formali. Ciascun livello (detto livello QEQ) è costituito da una serie di indicatori o risultati dell’apprendimento intesi come insieme di conoscenze, abilità e competenze che il discente deve avere acquisito alla fine del percorso formativo di apprendimento”.

E secondo questo quadro di riferimento “le conoscenze corrispondono all’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche acquisiti. Le abilità indicano le capacità di applicare le conoscenze e utilizzare il know how per svolgere compiti e risolvere problemi cognitivi o pratici. Le competenze indicano la capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità in varie situazioni di lavoro o di studio”.

 

Tutto ciò – conclude il documento – “permette di confrontare in un contesto europeo la qualità dei percorsi formativi nel campo della salute e sicurezza sul lavoro che il professionista docente/formatore eroga valorizzando la logica del miglioramento continuo della qualità del servizio fornito e della gestione e sviluppo della personale ‘cassetta degli attrezzi’”.

 

Per far conoscere e diffondere gli standard del progetto ENETOSH, diamo la possibilità ai nostri lettori di scaricare e visualizzare lo “Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro”.

 

 

 

Inail, “ La qualificazione del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro tra idealizzazione e valutazione”, pubblicazione realizzata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale e a cura di Mauro Pellici, Cristina Dentici, Antonio Pizzuti, Cinzia Milana, Sara Stabile, Ghita Bracaletti, Enrico Lo Scrudato (INAIL - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale) e Silvia Brena, Stefano Tomelleri e Ivo Lizzola (Università degli studi di Bergamo - Dipartimento scienze umane e sociali), edizione 2016 (formato PDF, 2.37 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ La qualificazione del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro”.

 

 

Enetosh, “ Presentazione del networking attivo ENETOSH” (formato PDF, 367 kB).

 

 

Enetosh, “ Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro”,  Ambito di competenza: formazione iniziale e continua (formato PDF, 103 kB).

 

 

Tiziano Menduto


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