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ETS: la sicurezza di volontari, collaboratori e dipendenti

ETS: la sicurezza di volontari, collaboratori e dipendenti

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Categoria: Valutazione dei rischi

10/01/2019

Un vademecum per conoscere oneri e opportunità previste dalla Riforma del Terzo settore. A cura di Francesca Biasiotti.

Il 10 settembre 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “correttivo” del Codice del Terzo settore (D. Lgs. 117/2017). È entrato in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, apportando una serie di modifiche ed integrazioni al Codice. Il presente decreto non stravolge il precedente assetto normativo, e riprende sostanzialmente quello già approvato in via preliminare dal precedente Consiglio dei Ministri lo scorso 21 marzo 2018.

La Riforma del Terzo Settore ha definito con precisione i compiti attribuiti agli Enti del Terzo Settore (d’ora in avanti ETS), e nello specifico ha inserito l’autocontrollo come adempimento legislativo. Tra le materie oggetto di autocontrollo rientra anche la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

I nuovi requisiti sull’autocontrollo richiedono alle associazioni di allinearsi a quegli aspetti che finora non erano chiaramente attuati, sebbene gli adempimenti richiesti agli enti del Terzo Settore fossero già stati definiti dal Testo Unico (D. Lgs. 81/08).

Il volontario, secondo il D.Lgs. 81/08, è equiparato alla figura del lavoratore autonomo, in quanto le sue attività sono equiparabili a mansioni lavorative. Il punto del Testo Unico che definisce le responsabilità delle associazioni nei confronti dei volontari è l’art. 3, il quale definisce il campo di applicazione della normativa. Nel comma 1 infatti si stabilisce che il D.Lsg. si applica a tutti i settori e tipologie di rischi, e nel comma 4 specifica che la normativa si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti a essi equiparati: anche ai volontari. Inoltre l’art. 3 comma 12-bis prevede che per i volontari siano garantite le forme di tutela identificate per i lavoratori autonomi, e che gli ETS definiscano accordi con i volontari che identifichino le modalità di attuazione della tutela.

 

Per gli ETS, data la natura volontaria delle prestazioni, è sempre stato difficile attribuire le responsabilità che l’associazione deve assumersi nei confronti dei prestatori d’opera volontari. Intervenendo sui principi dell’autocontrollo, la riforma del Terzo settore vincola le associazioni a riflettere sulle tematiche di salute e sicurezza dei volontari sinora poco attuate, tramite percorsi di informazione e formazione.

 

Per questo gli ETS inizieranno un percorso formativo per acquisire consapevolezza sugli obblighi legislativi, in particolare su responsabilità, adempimenti e sanzioni previste.

In linea con il passaggio normativo, Auser Nazionale, associazione che coordina e gestisce una rete di 295.724 iscritti e 49.340 volontari, promuove all’interno della propria rete l’iniziativa “Auser inSicurezza”, attraverso la pubblicazione di un vademecum sul tema di salute e sicurezza negli ETS.

 

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Lo scopo di questa iniziativa è costruire un sistema strutturato in grado di gestire le problematiche di salute e sicurezza sul lavoro sia a livello locale che a livello di rete nazionale.

I contenuti del vademecum sono frutto di un’analisi attenta delle attività proprie del Terzo Settore.

La prima sezione affronta i dettati normativi. In questa parte si chiariscono, citandoli, i passaggi normativi nei quali vengono attribuite le responsabilità degli ETS.

I punti principali affrontati nella sezione “Principali disposizioni legislative” sono:

  • responsabilità degli enti con collaboratori e volontari;
  • responsabilità degli enti con lavoratori e lavoratrici;
  • il sistema sanzionatorio previsto;
  • il principio di effettività;
  • ETS che operano in convenzione.

Le tematiche individuate sono le problematiche più comuni affrontate nella gestione degli ETS. La chiara definizione del sistema sanzionatorio, con l’applicazione del principio di effettività che vige all’interno del Testo Unico, è il punto di partenza per la consapevolizzazione e la promozione della salute e sicurezza dei volontari. Il vademecum specifica i diversi gradi di responsabilità a seconda della composizione dell’ETS (p. es. in caso di coesistenza di lavoratori e volontari).

Altra tematica approfondita sono gli obblighi in caso di ETS che operano in regime di convenzione: da sempre in tali condizioni la definizione delle responsabilità è ancor più difficilmente definita.

 

Una seconda sezione del vademecum è dedicata al Fondo “Diamoci una mano”, messo a disposizione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dall’INAIL. In esso si garantiscono polizze assicurative per i volontari beneficiari di particolari forme di sostegno al reddito, come indicato dalla Circolare INAIL n. 14 del 2 marzo 2018:

  • condannati per i reati in materia di violazione del codice della strada (guida sotto l’effetto di alcool);
  • condannati per i reati in materia di violazione del codice della strada (guida in stato
    di alterazione psico-fisica per uso di stupefacenti);
  • condannati per i reati di lieve entità in materia di violazioni della legge sugli stupefacenti (produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope);
  • imputati con sospensione del processo per messa alla prova ai sensi dell’art.168-bis
    del codice penale;
  • detenuti e internati impegnati in attività volontarie e gratuite;
  • stranieri richiedenti asilo;
  • volontari beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito previste dalla normativa vigente, coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore di Comuni e Enti locali.

Per questi volontari viene messa a disposizione la copertura assicurativa INAIL, con premio unitario pari a € 258,00 annuali e € 0,86 per ciascuna giornata lavorativa effettivamente prestata.

Si è ritenuto opportuno inserire nel vademecum le informazioni sul Fondo perché si è riscontrato che gli ETS non usufruiscono abbastanza delle polizze assicurative messe a disposizione dallo stesso Fondo.

Il vademecum fornisce inoltre una guida pratica alle procedure per la richiesta della polizza e altre informazioni sul modello OT 24 (utile per presentare all’INAIL le istanze di riduzione
in relazione agli interventi migliorativi su salute e sicurezza adottati nel 2017).

 

Lo scopo del vademecum “Auser inSicurezza” è quindi quello di informare gli ETS su normativa, adempimenti e opportunità legate alla gestione di salute e sicurezza dei volontari. Per questo è stata inserita una terza sezione dedicata alla modulistica che ogni associazione deve avere per iniziare a documentare gli adempimenti previsti.

Di supporto alla sezione “Principali adempienti legislativi” sono stati realizzati documenti da poter utilizzare all’interno di qualsiasi ETS:

  • Organigramma delle attività
  • Accordo tra l’ETS e il volontario
  • Scheda manutenzione macchina
  • Autodichiarazione dell’idoneità dei mezzi utilizzati durante il trasporto
  • Modello di donazione beni o attrezzature
  • Verbale di consegna Dpi
  • Informativa per il volontario / collaboratore
  • Libretto del volontario
  • Certificato di idoneità sanitaria

L’accordo tra ETS e volontario corrisponde a quanto richiesto dalla normativa (Testo Unico art. 3 comma 12-bis). Altri documenti, come la Scheda di manutenzione macchina o il Modello di donazione beni o attrezzature, sono stati inseriti a seguito dell’analisi delle attività delle associazioni della Rete Auser: molte associazioni possiedono delle attrezzature provenienti da donazione e deve essere garantita la loro manutenzione. L’informativa per il volontario/collaboratore è stata inserita, secondo l’art. 3 comma 12-bis del Testo Unico, per i volontari che operano nell’ambito di un’organizzazione di un datore di lavoro (p. es. presso un ospedale o clinica privata): ad essi infatti deve essere consegnata un’informativa sui rischi specifici riguardanti le attività che svolgeranno.

 

Concludiamo ricordando che investire su salute e sicurezza è per gli ETS un onere ma anche un’opportunità, col fine di aumentare i requisiti di etica e responsabilità sociale nei confronti del territorio in cui svolgono le proprie attività.

Questo vademecum vuole essere uno strumento informativo per tutti gli ETS che si trovano a gestire, come Auser Nazionale, volontari, collaboratori e lavoratori.

 

Per un approfondimento, Auser Nazionale mette a disposizione il vademecum al link seguente:

 

Scarica qui

 

Francesca Biasiotti

Consulente del lavoro per la sicurezza

 

 

 



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